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25 Settembre 2025

Mattarella firma quattro decreti di grazia: tra i beneficiari Zen e Finotello

Finotello era stato condannato a 14 anni per aver ucciso il padre violento a martellate nel febbraio 2021, Zen era stato condannato a nove anni e sei mesi per l’omicidio volontario del giostraio Manuel Major

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato oggi quattro decreti di grazia, provvedimenti di clemenza che riguardano casi diversi per natura e impatto sull’opinione pubblica. I beneficiari sono Massimo Zen, Gabriele Finotello, Patrizia Attinà e Ancuta Strimbu.

Due vicende in particolare avevano suscitato grande clamore mediatico e acceso dibattito: quella di Zen e quella di Finotello.

Massimo Zen, condannato a nove anni e sei mesi per l’omicidio volontario del giostraio Manuel Major, ucciso nell’aprile 2017 durante una fuga dopo l’assalto a un bancomat, ha ottenuto la grazia parziale: tre anni e tre mesi in meno sulla pena ancora da scontare.

Mattarella concede grazia a 4 detenuti

La decisione del Quirinale ha tenuto conto del parere favorevole del magistrato di sorveglianza, del risarcimento del danno concordato con i familiari della vittima e delle condizioni di salute del detenuto. Ora per Zen resta una pena non superiore ai quattro anni, con la possibilità di accedere all’affidamento in prova ai servizi sociali.

Il secondo provvedimento riguarda Gabriele Finotello, condannato a 14 anni per aver ucciso il padre violento a martellate nel febbraio 2021. Il contesto familiare segnato da anni di maltrattamenti, l’abuso di alcol del padre e le circostanze dell’omicidio – con il giovane che, dopo l’aggressione, tentò di soccorrerlo e attese i carabinieri in casa – hanno pesato nella valutazione del Capo dello Stato.

Uccisero il ladro giostraio e il papà, Massimo Zen e Gabriele Finotello  ottengono la grazia dal presidente Mattarella

Meno conosciuti i casi di Patrizia Attinà e Ancuta Strimbu. La prima, condannata a due anni, otto mesi e venti giorni per furto ed estorsione, ha beneficiato della grazia considerando il tempo trascorso dai reati, le condizioni di salute e il perdono ottenuto dalla persona offesa.

Per Ancuta Strimbu, condannata a oltre nove anni per estorsione e violazioni in materia di stupefacenti, la grazia parziale ha ridotto la pena a un massimo di quattro anni, consentendole di accedere a misure alternative al carcere, come l’affidamento in prova.

Con questi decreti, Mattarella ha inteso esercitare la sua prerogativa costituzionale, valutando caso per caso le condizioni personali dei condannati, il percorso compiuto durante la detenzione e i segnali di reinserimento sociale.

 

@Redazione Sintony News