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17 Settembre 2025

Cambiamento climatico, estate mortale in Europa: 16.500 vittime del caldo, Milano città più colpita

Uno studio condotto da due prestigiosi istituti londinesi lancia l’allarme: il riscaldamento globale ha aggravato le ondate di calore estive, provocando migliaia di decessi nelle città europee

L’estate 2025 potrebbe essere ricordata come una delle più letali per le città europee, non solo per le temperature roventi, ma soprattutto per le loro conseguenze. Secondo un nuovo studio dell’Imperial College London e della London School of Hygiene and Tropical Medicine, pubblicato oggi, oltre 16.500 decessi sono stati causati direttamente dal caldo anomalo aggravato dal cambiamento climatico di origine antropica.

E l'Italia, in particolare le sue grandi città, figura tra le aree più colpite del continente.

Milano si posiziona tragicamente al primo posto tra le 854 città europee analizzate nello studio, con 1.127 decessi legati al caldo durante l’estate. Seguono Roma con 835, Napoli con 579 (quinta) e Torino con 230 morti (decima). In totale, in Italia, sono stati 4.597 i decessi attribuibili all’aumento delle temperature causato dai cambiamenti climatici.

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"Si tratta di morti che non sarebbero avvenute in un clima stabilespiegano i ricercatori –. Le ondate di calore sono killer silenziosi, e la stragrande maggioranza dei decessi avviene nelle case e negli ospedali, spesso senza che il caldo venga riconosciuto come causa diretta".

La Spagna segue l’Italia per numero di vittime, con 2.841 decessi legati al caldo, davanti a Germania (1.477), Francia (1.444), Regno Unito (1.147), Romania (1.064) e Grecia (808).

Anche le capitali europee non sono state risparmiate: Roma: 835 morti, Atene: 630, Parigi: 409, Madrid: 387, Bucarest: 360, Londra 315 e Berlino 140.

I ricercatori sono chiari: senza un drastico abbandono dei combustibili fossili, le estati saranno sempre più calde e letali. "Il cambiamento climatico – scrivono – sta già causando vittime e la situazione peggiorerà se non si passa urgentemente a fonti rinnovabili. Il caldo estremo diventerà la norma, non più l’eccezione".

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L’aumento della mortalità estiva, sottolineano gli autori, non è un rischio futuro ma un fatto già in corso, e le città dovranno attrezzarsi con piani di adattamento e protezione dei cittadini più vulnerabili, a partire da anziani e malati cronici.

L’Italia si trova al centro di una contraddizione evidente: è tra i Paesi più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico, ma continua a dipendere fortemente dai combustibili fossili, con piani di transizione energetica spesso rallentati da ritardi politici, burocrazia e interessi economici.

Mentre le città italiane guidano tristemente la classifica dei decessi, servono interventi strutturali, che includano: più spazi verdi e alberature urbane, edifici più freschi ed efficienti, reti di assistenza estiva per i soggetti a rischio e soprattutto politiche energetiche coerenti con gli obiettivi climatici europei.

Lo studio inglese è un monito drammatico, ma lucido: il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, è una crisi presente che colpisce già migliaia di vite. E l’estate 2025, con le sue oltre 16.000 vittime, ne è la prova concreta.

 

 

@Redazione Sintony News