Succede a Milano: una bruschetta da 28 euro è diventata un caso mediatico. Serve lo chef Emin Haziri, al ristorante Procaccini in via Procaccini 33, ad elevare l’antipasto italiano per eccellenza a piatto di alta gastronomia, e a far discutere critici, gastronomi e utenti social.
Secondo il racconto di Fanpage.it, la creazione firmata Haziri non ha nulla in comune con la classica bruschetta: la base è un pane di cristallo lavorato meticolosamente — con cottura di oltre tre ore e mezza — leggerissimo, croccante e quasi trasparente, adatto anche a vegetariani, vegani e celiaci.
Sul pane, cinque diverse consistenze di pomodoro: salsa di datterini pelati e sbollentati; concentrato impattato in forma di quenelle; pomodoro ramato sotto sale; datterino confit caramellato e un richiamo al Bloody Mary con vellutata liquida al pomodoro.
Dietro il prezzo – 28 euro – c'è una vera e propria filosofia: “La bruschetta non è più un antipasto, ma diventa dichiarazione politica e linguaggio culinario”, spiega Haziri. Secondo Gambero Rosso, non si tratta di spettacolo fine a sé stesso, ma di un tentativo di rilettura rispettosa ma radicale di un piatto popolare, trasformandolo in esperienza di alta cucina.
Il ristorante Procaccini Milano rispecchia questa visione: ambiente anni ’70 con design raffinato, carte vini con oltre 370 etichette e menù che mixano tradizione italiana destrutturata e slanci internazionali, in una cornice di eleganza meditata.
L’idea ha suscitato reazioni contrastanti. C’è chi definisce il prezzo una provocazione intollerabile per un piatto simbolo della semplicità italiana; altri lo accolgono come sfida culinaria che reinterpreta l’ordinario in chiave contemporanea. Come spiega Internapoli.it, non si tratta solo di costi, ma di un linguaggio estetico, gastronomico e culturale pensato per stupire.
Da una parte, la città è piena di trattorie storiche o bruschetterie dove una bruschetta costa pochi euro; la media di ristoranti con bruschette classiche varia tra i 25 e i 40 € a persona, bevande incluse, nelle fasce medio-alte. Un esempio opposto è La Gesa Vegia, dove il “giro misto bruschetta” costa intorno ai 16/18 €.
Il dibattito resta aperto. Per alcuni, è provocazione gastronomica di alto livello; per altri, simbolo dell’eccessiva sofisticazione che svuota il significato delle cose semplici.
@Redazione Sintony News