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26 Giugno 2025

Al via il Sardegna Pride 2025 e Pride Village

Il motto “Corpi in rivolta” esprime la prospettiva ideale dell’evento: il Sardegna Pride torna in piazza per ribadire che l’esistenza delle persone LGBTQIA+ è ancora atto politico e atto di resistenza

Sabato 28 Giugno si svolgerà a Sassari il Sardegna Pride, la manifestazione sarda per le libertà e i diritti di tutte, tutti e tuttə. Sarà l’evento conclusivo di Intersezioni Culturali, il percorso che, dal mese di aprile, ha visto coinvolte le realtà del coordinamento sardo delle associazioni queer, della rete Diritti al cuore e tante altre realtà in un programma ricco di appuntamenti, che hanno offerto l’occasione di affrontare e condividere con la cittadinanza tantissime tematiche, riflessioni e battaglie. Occasioni di confronto e scambio che hanno coinvolto anche realtà nazionali come il Cassero di Bologna e internazionali come la partecipazione al seminario organizzato dal Lubiana Pride e la visita dell’associazione corsa Arcu, nei prossimi giorni qui a Sassari.

Dalla riflessione su linguaggio ampio e inclusivo alla discriminazione per orientamento sessuale o identità di genere, dal diritto alla libera espressione di genere alla violenza contro le donne, dal tema delle migrazioni a quello della prostituzione schiavizzata, dal contrasto alla guerra e al genocidio in Palestina, dal tema del consenso e dell’adescamento online alle riflessioni su HIV/AIDS e MST.

Convegni, dibattiti, mostre e spettacoli che hanno permesso di raggiungere tutte le fasce della popolazione in un cammino politico, culturale, artistico che ha offerto anche l’occasione di ripercorrere la storia del movimento QUEER e che ha coinvolto tutto il territorio regionale, dalle principali città fino ai piccoli centri.

Dopo l’edizione 2022, il Sardegna Pride ritorna a Sassari in una grande manifestazione unitaria con l’organizzazione curata dal MOS, associazione capofila di quest’anno. Il motto “Corpi in rivolta” esprime la prospettiva ideale dell’evento: il Sardegna Pride torna in piazza per ribadire che l’esistenza delle persone LGBTQIA+ è ancora atto politico e atto di resistenza. Il Movimento torna in piazza a gridare contro chi continua a giudicare i corpi queer come “non convenzionali”, e tenta di renderli invisibili. Corpi che sfidano le norme e che, per questo, vengono esclusi, cancellati e che la nostra società vorrebbe fossero curati.

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Deriva da questo ragionamento la scelta del percorso che, anche quest’anno, attraverserà tutto il centro storico. “Vogliamo dare un segnale contro l’abbandono dell’area più multiculturale della nostra città, quella che più necessita di interventi strutturali e sociali per riavviare un processo di convivenza positiva, ridando dignità e valore alle persone. Il percorso del corteo, che partirà da Piazza Università alle 17:30, concentramento ore 17, sarà aperto dal mondo della scuola con le e gli insegnanti che hanno risposto alla chiamata “Porta unə insegnante al Pride”, un importante segnale per sottolineare il ruolo fondamentale che la scuola riveste nella formazione e nell’educazione alla cultura del rispetto delle differenze verso le nuove generazioni.

La manifestazione si snoderà lungo Corso Vico, Porta Sant’Antonio, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Castello dove incrocerà la prima partenza differita, pensata insieme alle persone con disabilità, per agevolare la partecipazione. Percorrerà poi via Brigata Sassari, via Asproni e l’ultimo tratto di via Roma, per poi attraversare Piazza d’Italia e raggiungere l’Emiciclo Garibaldi.

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Nel corteo sono previsti quattro carri con sound System; la presenza di Oreste, autobus noleggiato dall’organizzazione per agevolare il percorso delle persone con mobilità ridotta, persone neurodivergenti e persone anziane; ambulanze e personale medico a piedi, insieme alle e ai volontariə che si occuperanno di sicurezza e di distribuire acqua e altri ausili alle persone partecipanti.

Di fronte ad una società che impone canoni estetici e ideali di bellezza, discriminando ed escludendo chiunque non si conformi a questi standard, che continua a perpetrare la diffusione di una cultura patriarcale e machista, la scelta delle e dei testimonial del Sardegna Pride 2025 è caduta non su celebrità ma su figure note per il loro impegno nel sociale, nel lavoro e nell’arte. Personalità che hanno lottato, e che lottano ogni giorno per affermarsi, realizzarsi e vedere riconosciuti tutti i loro diritti.

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Come le madrine Mara Mibelli e Chiara Meloni, le fondatrici di “Belle di faccia”, il progetto che si occupa di sensibilizzare sui temi del body shaming e della grassofobia, cercando di riportare i corpi non conformi al centro del discorso body positive, con particolare attenzione agli aspetti di fat acceptance e fat liberation.

Accanto a loro, nel ruolo di padrino, Gianni Dettori, attore sardo di lunga carriera, volto simbolico della cultura teatrale sarda e da sempre vicino ai temi dell’inclusione sociale e del rispetto delle diversità.

Completa il gruppo Mariano Gallo, in arte Priscilla Drag, artista, attivista e volto iconico della scena queer italiana, amato per la sua energia e il suo contributo nella divulgazione e nella rappresentazione delle identità LGBTQIA+ in ambito culturale e mediatico.

“Siamo orgogliose di avere con noi persone che con la loro voce, arte e presenza raccontano ogni giorno la bellezza della diversità e la forza della libertà”, dichiara il Movimento Omosessuale Sardo. All’arrivo presso l’Emiciclo Garibaldi è prevista la lettura del documento politico condiviso dalle realtà queer sarde, un momento di riflessione collettiva e radicale sui corpi considerati non conformi, che ogni giorno subiscono discriminazione e controllo: queer, troppo grassi o troppi magri, razzializzati, con disabilità, neurodivergenti, migranti, poveri, anziani, apprezzati o disprezzati in base alla produttività, alla funzionalità negli ingranaggi del capitalismo.

Prima e dopo la manifestazione, a Sassari è atteso il Pride Village che, quest’anno, si terrà giovedì 26 giugno presso il Padiglione Tavolara e il 27 e il 28 giugno ai Giardini Pubblici avvalendosi dell’Associazione Ollahround come partner logistico.

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Il village è stato ideato come uno spazio arcobaleno di incontro, formazione e gioco con i laboratori nella zona famiglie e bambinə (vedi programma allegato), di informazione, conoscenza e partecipazione nella zona associazioni e di divertimento, musica, spettacoli nella zona palco e stand food & drink. Sul palco artiste e artisti che spaziano dall’elettronica ad altre sonorità contemporanee, dalla comicità agli spettacoli in drag.

La prima serata si svolgerà nella cornice delle terrazze del prestigioso Padiglione Tavolara che tornerà in quest’occasione luogo attivo e centro pulsante della cultura e dell’arte in città. Un programma dedicato alla valorizzazione dell’arte queer con la presentazione del libro “Variazioni sul tema” di Martino Giordano presentato da Silvia Sanna e in collaborazione con Rainbook Festival.

A seguire il dibattito “Drag: resistenza e rivoluzione” sul valore artistico e l’impegno politico delle Drag Queen condotto da Priscilla e realizzato in collaborazione con S’ALA - Spazio per artist*, al quale prenderanno parte anche Ava Hangar, Aurora Lightning, Gianni Dettori e LaTrave Nell’Okkio.

A conclusione della serata le performance musicali di Vargtimmen, Skento e Ava is not a dj. Il 27 giugno, all’interno degli storici Giardini Pubblici, intitolati a Evelina Mameli, la kermesse presentata da Daniele Coni e Laura Calvia di Bobò Chanel, continuerà sulle note di Claudia Aru e Simone Sassu, gli Ehi! Hei, Phosky e Amedeo Inglese.

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Sabato 28, dopo il corteo, ad aprire la serata saranno due presentatrici d’eccezione: LaTrave Nell’Okkio e Darla Fracci, che introdurranno le performance di Yosef e MyDrama, direttamente da X Factor. Chiuderanno la serata il set della dj e produttrice colombiana Santa Maria de la Psicodelia e del dj e resident della serata queer romana Latte Fresco Tompi.

Chiude il Sardegna Pride 2025 “Ritmo culto” con il Pride after party presso lo Sporting Milano 26. Nel percorso verso il Sardegna Pride 2025 abbiamo coinvolto molte scuole dell’Isola con un concorso dedicato ai valori del rispetto delle differenze; artistə, come Erica Floris che ha tradotto in segno grafico il motto Corpi in rivolta; lo street artist Manu Invisible che nella giornata del 25 ha dedicato al Pride e alla città due opere: una in via Berlinguer ed una in Via Rockefeller. Ma ancora numerose artistə che hanno partecipato alla capsule “Inklusion”, proposto in collaborazione con Officine Mush, per la realizzazione di t-shirt special e limited edition.

L’offerta culturale proposta alla città si arricchisce anche della mostra “Oro verde” di Stefania Prandi, visitabile presso Palazzo Ducale fino al 5 luglio e altre mostre fotografiche e video presso la Biblioteca Universitaria e il C.C.S. Borderline.

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Per qualsiasi info il sito sardegnapride.it e i social Sardegna Pride e MOS. La manifestazione gode del Patrocinio e della collaborazione del Comune di Sassari, del Patrocinio della Città Metropolitana di Sassari, della Regione Sardegna, del Consiglio regionale della Sardegna e numerosi altri Comuni quali Alghero, Porto Torres, Cagliari ed è supportata da aziende e strutture del territorio, fra cui anche la Fondazione di Sardegna.

Il percorso e il Pride stesso godono dell’importante collaborazione con il Centro Servizi Sardegna e le tantissime realtà del terzo settore, sarde e non solo.

 

@Redazione Sintony News