L'estate 2025 si preannuncia "bollente" non solo per le temperature, ma anche per le tasche dei consumatori italiani. Un rapporto congiunto di Facile.it e Consumerismo No Profit fa il punto sulle voci di spesa che graveranno sui bilanci familiari, rivelando un quadro di rincari diffusi, nonostante qualche nota positiva.
Sul fronte dell'energia elettrica, c'è una buona notizia: la migliore offerta a prezzo fisso di giugno 2025 è in calo del 2% rispetto all'anno precedente. Attenzione, però, all'uso dei condizionatori: secondo Facile.it, un solo apparecchio in classe energetica B, acceso per 5-6 ore al giorno nei mesi estivi, comporterà un costo extra di quasi 140 euro. A questi si aggiungono spese di manutenzione e riparazione per climatizzatori, tapparelle e zanzariere, che possono oscillare tra i 100 e i 300 euro. Anche i costi dell'acqua aumenteranno, con un incremento stimato di 20-30 euro al mese per docce più frequenti e irrigazione del giardino.
Ottime notizie, invece, per chi si sposta in auto: i prezzi di benzina e diesel nella prima settimana di giugno sono inferiori rispettivamente del 9% e del 6% rispetto al 2024. Un viaggio Milano-Bari andata e ritorno costerebbe quasi 20 euro in meno per un'auto a benzina e 11 euro in meno per una diesel. Tuttavia, questa convenienza è a rischio: gli avvenimenti internazionali tra Iran e Israele stanno già innescando i primi rialzi sui mercati del petrolio, e i pedaggi autostradali hanno già subito un ritocco dell'1,8% per Autostrade per l'Italia (Aspi).
Per le vacanze, il quadro è più variegato. Le assicurazioni viaggio registrano un aumento del 7% nelle ricerche online, ma i prezzi restano stabili: circa 36 euro per due settimane in Europa, 48 euro per destinazioni extra europee (escluse USA, Canada e Caraibi) e 55 euro per queste ultime.
I traghetti, invece, segnano un rincaro del 9,7% rispetto al 2024, con i collegamenti marittimi con auto al seguito tra le voci più critiche. I voli estivi mostrano aumenti: circa il 7% per le rotte europee e un significativo +21% per i voli nazionali a Ferragosto. Anche i voli low-cost si attestano su rincari tra il +4% e il +6%.
Una parziale buona notizia arriva dal fronte dei treni, le cui tariffe non sono aumentate rispetto al 2024. Tuttavia, avverte Consumerismo No Profit, le offerte più convenienti tendono a esaurirsi rapidamente nei periodi di alta domanda, rendendo il prezzo medio reale per viaggiare a Ferragosto comunque più alto. Per risparmiare, la parola d'ordine è prenotare con largo anticipo e monitorare le offerte.
Si sta diffondendo sempre più il fenomeno delle vacanze a rate: Facile.it ha rilevato che nei primi cinque mesi dell'anno le richieste di prestiti personali per le vacanze sono aumentate del 5%, con oltre 220 milioni di euro erogati.
L'estate comporta anche un aumento delle spese quotidiane, anche per chi non viaggia. Secondo Consumerismo No Profit, tra giugno e settembre i costi per la gestione dei figli, l'abitazione e le attività ricreative possono variare tra i 1.500 e i 3.000 euro extra per una famiglia media con uno o due figli, ben oltre la spesa media mensile ISTAT di 2.738 euro per i consumi, che già segna un +4,3% rispetto all'anno precedente.
I centri estivi si confermano una spesa quasi proibitiva: circa 700 euro al mese per figlio nelle strutture private (con punte di 190 euro/settimana al Nord) e circa 400 euro in quelle pubbliche (100 euro/settimana a tempo pieno, con differenze ISEE). In alternativa, le baby-sitter costano tra 7 e 10 euro l'ora, arrivando a 800-1.200 euro al mese per un servizio a tempo pieno.
Anche il guardaroba estivo per bambini e ragazzi incide, con una spesa media tra i 150 e i 250 euro per figlio. Le uscite e il tempo libero (gelati, cene, cinema, parchi) pesano per 300-600 euro a famiglia in tre mesi. Aumentano anche le spese per l'alimentazione, con l'acquisto più frequente di frutta, verdura, bevande fresche e l'organizzazione di barbecue, per un extra stimato tra 200 e 400 euro.
Infine, i prodotti per la salute estiva (creme solari, doposole, prodotti anti-puntura) e eventuali piccole visite mediche aggiungono un costo di 80-150 euro. Una "dolce" nota dolente arriva dal gelato: il prezzo medio è salito del 9% nell'ultimo anno, con aumenti del 24% per i gelati a stecca e del 23% per quelli in vaschetta, a causa dei rincari delle materie prime.
@Redazione Sintony News