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13 Maggio 2025

Depardieu condannato per aggressioni sessuali

18 mesi con la condizionale per l'icona del cinema francese

Il giudice Thierry Donard ha dichiarato l'attore, oggi 76enne, colpevole delle violenze nei confronti di Amélie K., decoratrice di scena di 54 anni, e Sarah, assistente alla regia di 34 anni. Entrambe avevano denunciato comportamenti inappropriati e contatti fisici non consensuali avvenuti sul set diretto da Jean Becker.

Depardieu, assente in aula al momento della lettura della sentenza, non è stato multato né obbligato a seguire terapie, ma subirà la sospensione dei diritti civili per due anni e l’iscrizione nel registro dei criminali sessuali, come richiesto dal pubblico ministero. Il tribunale ha ritenuto non credibili e contraddittorie le spiegazioni fornite dalla star, che ha modificato più volte la propria versione dei fatti tra l'interrogatorio di polizia e l'udienza.

The rise and fall of French movie star Gérard Depardieu

«Le dichiarazioni di Amélie sono rimaste coerenti per tutto il procedimento», ha affermato il presidente Donard, smontando la difesa dell'attore secondo cui avrebbe afferrato la donna “per non scivolare”. Anche per il caso di Sarah, che aveva raccontato di essere stata toccata senza consenso, il giudice ha definito «poco plausibili» le giustificazioni fornite dall’attore.

Durante il dibattimento, Depardieu ha negato ogni responsabilità, sostenendo di ignorare cosa si intenda legalmente per "violenza sessuale". Il suo avvocato Jérémie Assous ha tentato di minimizzare l’impatto delle accuse, dichiarando: «Il vostro trauma, anche se l'aggressione fosse avvenuta, è comunque relativo». Parole che hanno suscitato indignazione tra le legali delle due donne, Claude Vincent e Carine Durrieu-Diebolt, che nella loro arringa finale hanno denunciato la «violenza simbolica e verbale» del processo, accusando la difesa di aver definito le vittime «isteriche», «bugiarde» e «venali».

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Questa condanna arriva mentre Depardieu deve ancora affrontare un altro procedimento: quello avviato dall'attrice Charlotte Arnould, che lo accusa di stupro per fatti risalenti al 2018. Negli ultimi anni, l'attore è stato coinvolto in una serie di accuse di molestie e violenza sessuale da parte di una ventina di donne, molte delle quali non hanno portato a processo a causa della prescrizione.

La sentenza di oggi rappresenta una svolta nel lungo e controverso percorso giudiziario di Depardieu e rilancia il dibattito sul potere, l’impunità e il silenzio nell’industria cinematografica francese. Una condanna simbolica che pesa come una pietra tombale sull’immagine pubblica di un artista che per decenni è stato considerato un monumento nazionale.

 

 

@Redazione Sintony News