Sono stati necessari solo quattro scrutini per eleggere il nuovo capo della Chiesa. Robert Francis Proust è il nuovo pontefice con il nome di Papa Leone XIV, e la sua è stata una delle elezioni più brevi degli ultimi 150 anni, più breve persino del suo predecessore Francesco (36 ore).
La storia del Conclave si è caratterizzata oltre che per la solennità del momento anche per la questione dei tempi di durata del processo. Fu istituito per la prima volta nel 1274 da Papa Gregorio X, con lo scopo di evitare tempi troppo lunghi per l’elezione, soprattutto perché, dopo la morte di Papa Clemente IV (1268) ci vollero quasi tre anni per eleggere Gregorio X.
Da allora i tempi si sono ridotti, e negli ultimi 150 anni si è assistito ad una velocizzazione del processo di elezione papale. Nel 1878 venne eletto Leone XIII dopo sole 3 votazioni, mentre nel 1903 il suo successore Pio X dovette aspettare 7 scrutini. Alla sua morte, nel 1914 prese il suo posto Benedetto XV dopo 10 votazioni, e il successore Pio XI dovette attenderne 14 nel 1922.
L’attesa si riduce nuovamente con Pio XII eletto nel 1939 dopo tre scrutini, ma si prolunga ancora nel 1958 con Giovanni XIII, la cui elezione necessitò tre giorni di votazioni. Nel 1963 il successore Paolo VI fu eletto dopo tre giorni di scrutini, mentre nel 1978 per Giovanni Paolo I furono necessari due giorni. Lo stesso anno fu eletto Giovanni Paolo II dopo la morte prematura del predecessore: fu il primo Papa non italiano a essere eletto dopo secoli, e per la sua elezione il Conclave durò quattro giorni. Nel 2005 meno tempo impiegò Benedetto XVI a venire eletto dopo 26 ore e due scrutini, mentre per Francesco servirono 36 ore e cinque scrutini nel 2013.
@Redazione Sintony News