La Sardegna si prepara a una vera e propria rivoluzione digitale con l'introduzione del "Gemello Digitale", un'iniziativa strategica che mira a trasformare la gestione dei dati e della pianificazione territoriale attraverso un sistema federato e interconnesso. L'Assessora regionale agli Affari Generali, Mariaelena Motzo, ha posto l'accento sulla necessità di un approccio unitario alla transizione digitale, superando i compartimenti stagni tra i diversi enti pubblici.
Al centro della strategia digitale regionale c’è è la creazione di una piattaforma unica del dato, che consentirà di raccogliere, validare e certificare le informazioni prodotte da tutte le amministrazioni e agenzie pubbliche. L'obiettivo è costruire un linguaggio comune per rendere i dati interoperabili e accessibili, permettendo alle istituzioni di prendere decisioni informate e ai cittadini di usufruire di servizi più efficienti.
Questa iniziativa si inserisce nell'obiettivo uno dell'Agenda Digitale approvata il 31 gennaio 2025, che punta a rendere la Regione Sardegna più efficiente e interconnessa. La creazione di un ecosistema digitale coeso consentirà di valorizzare il patrimonio informativo della pubblica amministrazione, facilitando la programmazione delle risorse e ottimizzando la gestione dei servizi. “Ci sarà la trasformazione di tutto ciò che è reale in digitale”, ha spiegato l’assessora alla Programmazione Mariaelena Motzo nel corso della conferenza stampa di presentazione, “naturalmente deve essere aggiornata costantemente e potrà servire nell’analisi di tutta una serie di criticità utili per trovare soluzioni efficaci ed efficienti”.
Il "Gemello Digitale" rappresenta una delle innovazioni più ambiziose della strategia regionale. Si tratta di una rappresentazione virtuale del territorio, in grado di simulare e prevedere gli effetti di interventi urbanistici, infrastrutturali e ambientali.
Grazie all'uso di modelli predittivi, il sistema potrà supportare la pianificazione territoriale, la lotta ai cambiamenti climatici, la gestione delle emergenze agricole e ambientali, e la protezione del patrimonio naturale e culturale dell'isola.
La chiave di volta di questa tecnologia è l'integrazione dei dati geografici e amministrativi in un'unica piattaforma, rendendo possibile una gestione unitaria delle informazioni. Il sistema consentirà di simulare scenari futuri, ad esempio prevedendo l'impatto di nuove infrastrutture sul paesaggio, la qualità dell'aria e dell'acqua, e le dinamiche di sviluppo urbano.
Per garantire il successo della transizione digitale, la Regione ha istituito una cabina di regia interassessoriale, che coinvolgerà tutti i settori dell'amministrazione pubblica. L'obiettivo è creare un'infrastruttura digitale che non sia autoreferenziale, ma che risponda concretamente alle esigenze dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni locali.
Uno degli aspetti più innovativi dell'iniziativa è l'uso dell'intelligenza artificiale nella gestione dei dati territoriali. Attraverso algoritmi avanzati, sarà possibile analizzare le informazioni in tempo reale e ottimizzare le risorse in settori chiave come l'urbanistica, la mobilità, la protezione civile e la sanità.
L'adozione del "Gemello Digitale" rappresenta un cambio di paradigma nella gestione della cosa pubblica in Sardegna.
L'integrazione di dati e tecnologie avanzate permetterà di migliorare l'efficienza amministrativa, ridurre i tempi di risposta alle emergenze e rendere più trasparente l'operato delle istituzioni.
Entro la fine dell'anno, sarà sviluppato un primo prototipo del sistema, focalizzato sulla gestione delle trasformazioni territoriali. L'iniziativa sarà accompagnata da un rafforzamento della cybersecurity e da una progressiva estensione della piattaforma ai diversi enti locali e settori economici.
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