L'Università di Cagliari inaugura il suo 404° anno accademico con numeri incoraggianti e prospettive di crescita, in un contesto segnato da importanti successi e nuove sfide. Dopo oltre due anni dal crollo dell'ex aula magna, l'ateneo ha ottenuto 56 milioni di euro dal Ministero per la riqualificazione degli immobili, segnando un passo decisivo verso il potenziamento delle infrastrutture.
Il rettore Francesco Mola, intervenuto alla cerimonia inaugurale presso la facoltà di Ingegneria, ha sottolineato l'entusiasmo con cui si avvia il nuovo anno accademico: "Dopo aver superato una fase critica legata alle minori entrate, continuiamo a crescere".
L'ateneo celebra inoltre il traguardo dei 100 corsi di studio attivi tra le sedi di Cagliari, Oristano e Nuoro, oltre all'atteso aumento del numero programmato per il corso di Medicina. Un dato significativo che risponde alla crescente domanda di formazione in ambito sanitario.
Un tema centrale nell'inaugurazione dell'anno accademico è stato quello della sanità, con un focus sulla ricerca e sulle innovazioni nel trattamento delle malattie genetiche. In Sardegna, la regione con la più alta incidenza di talassemia in Italia, arriva un messaggio di speranza da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. Locatelli ha illustrato i progressi della terapia genica, sottolineando come gli approcci di editing genetico abbiano dato risultati straordinari: "Lo studio che ho avuto l'onore di coordinare ha dimostrato che tutti i pazienti coinvolti hanno ottenuto indipendenza trasfusionale. Questo apre scenari importanti per una medicina personalizzata e di precisione, basata sull'impiego di farmaci viventi come le cellule geneticamente modificate".
L'Università di Cagliari continua a essere un punto di riferimento per la formazione e la ricerca, con un aumento delle immatricolazioni e un piano di assunzioni volto a rafforzare il personale accademico. La crescita dell'ateneo rappresenta un segnale positivo per il futuro della Sardegna, consolidando il ruolo dell'istruzione superiore come motore di sviluppo e innovazione.
@Monica Magro