L'associazione antispecista AnimaLiberAction ha denunciato lo sfruttamento degli animali nel presepe vivente di Pezze di Greco, a Fasano.
Gli attivisti hanno segnalato situazioni come un agnello scuoiato, esposto su un piatto da portata, ritenuto una rappresentazione "indecente". Animali legati con corde corte, senza accesso a cibo e acqua. E un cavallo costretto a girare una macina per intrattenere il pubblico.
Secondo le testimonianze, gli animali erano stressati dal rumore e dalla presenza di molte persone. Il 30 dicembre 2024, l’associazione ha inviato una diffida legale, ottenendo la rimozione di cavalli e agnello. Un asinello è rimasto nella scenografia, ma senza la corda corta che lo legava al naso.
L’intervento degli attivisti ha portato a sostituzioni simboliche: cavalli rimpiazzati da uomini e l’agnello da una cesta di frutta. Gli attivisti denunciano che simili rappresentazioni trasmettono un messaggio pericoloso: il dominio sugli esseri viventi più deboli. Il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, ha definito l’attacco "fuori luogo" e "immeritato", visitando l’associazione che organizza il presepe per esprimere il proprio sostegno.
Zaccaria ha dichiarato che la ASL ha verificato le condizioni degli animali, certificando che erano in buona salute e rispettavano le norme di vivibilità. E ha respinto le accuse, sottolineando che gli animali erano "irraggiungibili dal pubblico" e trattati correttamente. Il presidente di AnimaLiberAction, Gianluca Bisogno, ha sottolineato che l’obiettivo non è combattere le tradizioni, ma promuovere cambiamenti che evitino umiliazioni e sofferenze.
@Redazione Sintony News