I disegni sulle pareti sono la prima traccia che l’essere umano ha lasciato nella storia. E’ proprio dall’incontro tra nuraghi e murales, tra arte primitiva e contemporanea che nasce Muraghes: il parco dell’arte nuragica e muraria, un'infrastruttura fisica e digitale che punta a intrecciare l'enorme patrimonio archeologico della Sardegna centrale con un’offerta innovativa, internazionale e artistica.
Il 28 dicembre è prevista la presentazione pubblica del progetto a Macomer alla presenza dei rappresentanti della Regione Sardegna, i Comuni dell'Unione del Marghine, esperti di archeologia e turismo e artisti coinvolti negli anni da Muraghes, tra cui Moses Concas che ha preso parte alla produzione di una traccia e di un videoclip di scoperta turistica del Centro Sardegna, in collaborazione con l’APS ProPositivo, promotrice del progetto, e grazie alla mappatura sonora del territorio realizzata da Arrogalla.
Muraghes da spazio non solo ai monumenti e alle opere dunque ma anche ai suoni e alle opere immateriali o estemporanee che grazie al digitale possono permanere in rete ed essere accessibili nei diversi luoghi in cui sono avvenute, per essere rivissute o scoperte.
La presentazione si svolgerà dalle ore 17, non a caso negli spazi riqualificati dell’ex-ALAS che rappresentano la storia del Marghine e di Macomer. Dal 27 al 29 dicembre sarà anche possibile assistere alla mostra fotografica su Murales e Nuraghes del Marghine realizzata da Giuseppe Sedda (dalla quale è stato anche estratto un calendario del 2025), o prenotare il tour di scoperta turistica con l’esperto Gabriele Nicelli.
“L’idea progettuale nasce nel 2016, grazie al Festival della Resilienza e al suo contest internazionale di street art” dichiara Gian Luca Atzori, Presidente dell’APS ProPositivo, “un evento che ha raggiunto 30 paesi nel mondo, attratto oltre 70 artisti e realizzato più di 50 murales in 7 comuni.
Da qui prende vita la piattaforma per orientarsi sul territorio attraverso una mappa geolocalizzata accessibile tramite codice QR che ha messo insieme centinaia di siti archeologici, edifici storici, luoghi naturalistici, opere artistiche e attività ricettive, producendo dei contenuti di alta qualità descrittiva, fotografica e multimediale in collaborazione con diversi esperti”.
A differenza delle classiche mappe, Muraghes crea un'offerta e cresce migliorando l’attrattività territoriale, stimolando il turismo “esperienziale” dei visitatori e quello “competente” degli artisti (di livello sempre maggiore), lavorando su un'estetica glocale per valorizzare e far scoprire il patrimonio storico, culturale, ambientale ed enogastronomico".
“Il progetto ha richiesto tre anni di lavoro per mappare e digitalizzare oltre 300 punti di interesse” aggiunge Matteo Sechi, segretario dell’APS ProPositivo e project manager dell’iniziativa, “il tutto è stato possibile grazie ad un gruppo di persone sempre più motivato e al sostegno di importanti partner, ora però è necessario che il progetto sia sostenuto dalle comunità del Centro Sardegna, che si generi maggiore consapevolezza per permettere all’iniziativa di crescere e di espandersi nei territori limitrofi”.
L’iniziativa è supportata dall’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, dall’Unione dei Comuni del Marghine, dal Comune di Macomer e dalla Fondazione di Sardegna, con la collaborazione della Coop Esedra, del Forum Giovani Macomer, il Centro Servizi Culturali Macomer e Borghi Italiani.
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