La notte di San Silvestro al Circo Massimo, tradizionalmente un evento di grande richiamo a Roma, è ora avvolta nell'incertezza totale.
Dopo l'esclusione del trapper Tony Effe dal cast annunciato, anche Mahmood e Mara Sattei hanno deciso di rinunciare in segno di solidarietà con il collega, lasciando il palco del Capodanno completamente vuoto a pochi giorni dall'evento.
La vicenda ha avuto inizio con l’annuncio del cast per il concerto di Capodanno, che includeva Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei. Tuttavia, critiche sono subito emerse contro Tony Effe per i testi delle sue canzoni, considerati da alcuni misogini e violenti. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha quindi chiesto all’artista di fare un passo indietro, spiegando che la sua presenza sarebbe stata “divisiva” per un evento finanziato con risorse pubbliche.
Tony Effe ha risposto definendo la decisione una forma di censura, rivendicando la libertà di espressione della musica. "Scrivo quello che vedo e vivo quello che scrivo", ha commentato sui social, ricevendo il sostegno di numerosi colleghi come Emma Marrone, Gaia, Giorgia, e Noemi, oltre alla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), che ha preso posizione contro l’esclusione.
Le polemiche si sono ulteriormente intensificate quando Mahmood e Mara Sattei hanno annunciato la loro decisione di ritirarsi dall’evento. Mahmood ha dichiarato che l’esclusione di Tony Effe rappresenta una forma di censura, mentre Mara Sattei ha parlato di un gesto ingiusto che priva un artista della sua libertà di espressione.
Con tre artisti su tre fuori dal cartellone, il Campidoglio si trova ora in una situazione critica. Non solo il concerto del Circo Massimo è a rischio, ma anche la conferenza stampa prevista per oggi sui concerti di Capodarte è stata annullata, sollevando ulteriori sospetti di una gestione complicata degli eventi culturali legati al Capodanno.
Tra le ipotesi al vaglio c’è quella di un DJ set o l’ingaggio di artisti internazionali per rimediare all’assenza improvvisa del cast originale. Tuttavia, il tempo stringe e l’opposizione politica non ha perso occasione per attaccare l’amministrazione, con critiche che richiamano vecchie polemiche natalizie come quella di Spelacchio, il celebre abete romano malriuscito.
L’esclusione di Tony Effe, seguita dal forfait degli altri artisti, ha trasformato il Capodanno romano in un caso mediatico, mettendo in discussione la gestione dell’amministrazione comunale e accendendo il dibattito sulla censura nella musica. Resta da vedere se il Campidoglio riuscirà a trovare una soluzione per salvare la festa di fine anno o se Roma sarà costretta a celebrare senza il tradizionale concerto al Circo Massimo.
@Redazione Sintony News