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29 Novembre 2024

Sciopero nazionale: 3.000 in piazza a Cagliari contro la manovra Meloni

Manifestazione di Cgil e Uil per denunciare precarietà, bassi salari e criticità sanitarie in Sardegna

Tra 1.500 e 3.000 persone, secondo le forze dell’ordine e i sindacati, hanno partecipato oggi a Cagliari alla manifestazione contro la manovra di bilancio e le politiche del governo Meloni, in occasione dello sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil.

Il corteo, partito da piazza Garibaldi, ha attraversato il centro cittadino tra bandiere, striscioni e fischietti, concludendosi in piazza del Carmine, dove il segretario nazionale della Uil Pensionati, Carmelo Barbagallo, ha tenuto il comizio finale.

Tra i manifestanti erano presenti anche i lavoratori della Portovesme, simbolo delle crisi industriali che colpiscono l’Isola.

Secondo i dati forniti da Cgil e Uil, la situazione economica e sociale in Sardegna presenta numerose criticità come l’occupazione e salari (il tasso di occupazione nell’Isola è oltre 5 punti sotto la media nazionale), retribuzione media settimanale, 477,6 euro contro i 562,6 della media nazionale, l’occupazione è cresciuta leggermente nel 2023 (dal 54,9% al 56,1%), ma la precarietà è aumentata nei primi sei mesi del 2024.

Nel 2023, i beneficiari di cassa integrazione ordinaria sono aumentati del 13,4%. E la disoccupazione giovanile e femminile: il 19,6% dei giovani tra i 15 e i 29 anni non studia, non lavora e non cerca un’occupazione, oltre 3 punti sopra la media nazionale. Il gap occupazionale tra uomini e donne è di quasi 14 punti percentuali (49,1% contro 63%).

La situazione sanitaria è drammatica: la Sardegna è al primo posto in Italia per famiglie che rinunciano alle cure: il 13,7% nel 2023 (+1,4% rispetto all’anno precedente). La media nazionale è del 7,6%. Le cause principali sono lunghe liste d’attesa e redditi troppo bassi per accedere al sistema sanitario privato, secondo il monitoraggio Gimbe, la Sardegna è al terzultimo posto in Italia per l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), risultando insufficiente in due aree su tre.

Dall'Oristanese a Cagliari per contestare la legge di bilancio: in piazza  le delegazioni di Cgil e Uil - LinkOristano

Inoltre oltre il 20% dei pensionati percepisce meno di 500 euro al mese e il 33% riceve assegni tra 500 e 750 euro.

I sindacati sottolineano che a peggiorare la situazione contribuiscono alcuni nodi irrisolti dell’Isola come la ontinuità territoriale insufficiente, che penalizza la mobilità e il turismo, gli svantaggi legati all’insularità, che gravano sui costi di trasporto e logistica e costi energetici elevati, responsabili di molte crisi industriali.

Cgil e Uil denunciano una manovra di bilancio che non affronta i problemi strutturali del Paese e dell’Isola:
"Servono interventi concreti per migliorare le condizioni di lavoro, sostenere i salari e garantire una sanità pubblica accessibile a tutti. Questa manovra, invece, penalizza le fasce più deboli della popolazione."

Con lo sciopero di oggi, la Sardegna ha voluto alzare la voce contro un quadro di difficoltà che continua a gravare su lavoratori, giovani, donne e pensionati.

 

 

@Redazione Sintony News