L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti. Il decreto sugli autovelox, voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, entra in vigore immediatamente.
Le novità principali sono tre: l'installazione degli autovelox, sia fissi che mobili, è ora subordinata all'autorizzazione del prefetto. I Comuni devono richiedere l'autorizzazione al prefetto, dimostrando che su quel tratto di strada si verifica un elevato numero di incidenti causati dall'eccesso di velocità.
La segnaletica che indica la presenza di un autovelox deve essere più evidente e visibile agli automobilisti. I cartelli devono essere installati con maggiore frequenza e a una distanza maggiore dal dispositivo.
Gli autovelox mobili non possono essere utilizzati su strade dove il limite di velocità è inferiore di oltre 20 km/h rispetto al limite massimo previsto per quel tipo di strada. Ad esempio, un autovelox mobile non può essere utilizzato su una strada urbana con limite di 50 km/h se il limite massimo per le strade urbane è di 70 km/h.
I Comuni hanno 12 mesi di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni. Ma oltre alle novità sopracitate, il decreto prevede anche: l’obbligo di specificare sulla multa il tipo di autovelox utilizzato (fisso o mobile). La possibilità per gli automobilisti di visualizzare le immagini registrate dall'autovelox che li ha multati. E l’aumento delle sanzioni per chi supera i limiti di velocità di oltre 40 km/h.
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