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9 Marzo 2024

Nuovo decreto autovelox: multe senza foto a casa per questioni di privacy

Le foto che costituiscono fonte di prova per le violazioni non saranno più inviate al domicilio dell'intestatario del veicolo ma sarà possibile richiederle in caso di ricorso

Il nuovo decreto interministeriale (Trasporti e Interno) che regola l'utilizzo degli autovelox, atteso da anni, porta con sé una serie di importanti cambiamenti volti a garantire la privacy dei cittadini mentre si combatte l'infrazione stradale. Uno degli aspetti salienti è la rimozione delle foto dei veicoli dalle multe recapitate ai domicili degli automobilisti

Le immagini, che solitamente accompagnano le sanzioni rilevate dagli autovelox, non verranno più inviate direttamente agli indirizzi dei proprietari dei veicoli coinvolti. Tuttavia, tali foto saranno conservate dall'autorità competente per il tempo necessario e saranno disponibili per gli automobilisti che desiderano presentare ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. È importante notare che le immagini dovranno essere adeguatamente oscurate per garantire l'anonimato di terzi e delle targhe dei veicoli coinvolti

Inoltre, il Garante della Privacy ha approvato le rilevazioni frontali dei veicoli tramite autovelox, purché siano adottate misure per oscurare automaticamente i volti delle persone a bordo. Questo approccio mira a evitare situazioni imbarazzanti o potenzialmente dannose legate alla divulgazione non autorizzata di immagini. 

Sette nuove telecamere: Milano capitale degli autovelox

Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha accolto con favore queste modifiche, ribadendo la necessità di evitare che gli autovelox diventino delle "trappole del Far West stradale" finalizzate esclusivamente a fini di lucro. Salvini ha sottolineato che la priorità deve essere la sicurezza stradale e la prevenzione degli incidenti, non la generazione di entrate finanziarie attraverso le sanzioni. Nel 2023, ha ricordato, i Comuni hanno incassato 1,5 miliardi di euro, il 6,5% in più dell'anno predente, ma nei Comuni sotto i 10mila abitanti si incassa il doppio di quattro anni fa. "Dobbiamo salvare le vite con la prevenzione e i controlli, ma anche salvare il portafoglio dei cittadini, liberandolo dall’anarchia degli autovelox", ha ribadito Salvini su YouTube. Via libera, dunque, alle telecamere nei luoghi più a rischio, "magari vicino alle scuole o agli ospedali, ma non sugli stradoni a doppia corsia, accese dalla sera alla mattina, al solo scopo di tassare e tartassare gli automobilisti", ha concluso.  

Il decreto prevede inoltre restrizioni sull'ubicazione degli autovelox, vietando il loro posizionamento a meno di un chilometro dai centri abitati o dove è presente un limite di velocità di 50 km/h. Inoltre, non saranno consentiti lungo tratti di strade extraurbane dove la velocità è ridotta di almeno 20 km/h rispetto al limite standard. Le Prefetture potranno essere coinvolte nella designazione dei luoghi idonei per la collocazione di questi dispositivi, garantendo che siano posizionati per garantire la sicurezza stradale anziché per fini di lucro. 

In definitiva, il nuovo decreto rappresenta un importante passo avanti nel garantire un equilibrio tra l'applicazione della legge e il rispetto dei diritti individuali dei cittadini, assicurando che gli autovelox siano utilizzati come strumento di sicurezza stradale anziché come fonte di entrate finanziarie per le autorità locali. 

 

Marta Rachele Pusceddu