Via libera definitivo della Camera al decreto Superbonus. Tra le novità la riduzione delle aliquote: si arriva al 90% per le spese sostenute nel 2023, 70% per le spese sostenute nel 2024 e 65% per le spese del 2025. Si materializza un taglio del Bonus ristrutturazioni a partire dal 2028. Da quell’anno e fino al 2033 l’agevolazione non sarà più del 36% ma del 30.
Per le spese sostenute nel 2024 per Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus (compreso Sismabonus acquisti). Inoltre dal 2025, le banche e gli istituti finanziari non potranno più compensare i crediti Superbonus con i debiti previdenziali. La norma non si applica alle persone fisiche.
È stato istituito un fondo di 35 milioni di euro per il 2025 per riconoscere un contributo a chi effettua interventi di ristrutturazione su immobili danneggiati da sismi verificatisi dopo il 1° aprile 2009 (ad eccezione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).
Restauro della cessione del credito per i condomini: per i condomini che hanno deliberato l'inizio dei lavori entro il 30 giugno 2024 e che hanno già trasmesso la CILA (Comunicazione inizio lavori asseverata) al Comune entro il 25 novembre 2023, resta la possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura per le spese sostenute nel 2024.
Il decreto prevede anche alcune misure transitorie per consentire la fruizione delle agevolazioni in caso di lavori già avviati o di contratti in corso.
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