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3 Aprile 2024

Un uomo quasi novantenne può sposare la donna che ha assistito la moglie

La famiglia di un uomo quasi novantenne ha contestato la regolarità dell'unione, la donna avrebbe giù un altro

Capita sempre più spesso che un uomo si sposi con la propria badante  o con la badante della moglie defunta. O almeno vorrebbe farlo.

Ma le famiglie tendono a storcere il naso, dietro quell’unione potrebbero esserci altri interessi, e non sentimentali. Così è accaduto a un uomo vedovo quasi novantenne toscano. Ha deciso di sposare la donna che aveva assistito la moglie durante la malattia, ma la sua famiglia ha contestato la regolarità dell'unione, la donna avrebbe giù un altro.

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Questa volta il via libera al matrimonio è arrivato direttamente dal tribunale civile di Perugia. Tra le altre contestazioni sollevate dalla famiglia, ci sarebbe anche il fatto che l’uomo è sordo e "non ha detto nulla”.

Tuttavia il tribunale ha respinto le obiezioni della famiglia, affermando che: non ci sono motivi per impedire il matrimonio, l’uomo è in grado di intendere e volere e la donna non è già sposata. E quindi il tribunale ha riconosciuto il diritto dell'uomo di sposare la donna che ama sottolineando che la scelta di sposarsi è un diritto fondamentale e ha invitato la famiglia a rispettare la sua decisione.

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La storia ha sollevato diverse questioni etiche e legali: c’è chi sostiene che l'uomo non sia in grado di prendere una decisione consapevole e c’è chi invece crede che la donna abbia il diritto di sposare l'uomo che ama. La vicenda è ancora in corso e non è chiaro se l'uomo si sposerà effettivamente.

 

 

@Redazione Sintony News