L’attacco alla Crocus City Hall di Mosca, che ha provocato la tragica perdita di almeno 133 vite umane, ha scatenato una raffica di accuse e di cordoglio oltre confine. Vladimir Putin si è prontamente rivolto alla nazione, dichiarando il 24 marzo giornata di lutto nazionale. Ha annunciato l'arresto di quattro persone presumibilmente coinvolte, due delle quali con passaporto tagiko, lasciando intendere la loro intenzione di fuggire in Ucraina. Nonostante l'ISIS abbia rivendicato la responsabilità, Putin ha puntato il dito contro l'Ucraina, avvertendo delle conseguenze per i responsabili del "barbaro atto terroristico", respingendo completamente la rivendicazione dell'ISIS.

Il Comitato Investigativo ha confermato 133 morti, con sforzi in corso per identificare altre vittime tra le macerie. Rapporti contrastanti suggeriscono cifre diverse sulle vittime, ma l'orrore dell'evento rimane immutato. Il bilancio dei feriti è di 121, con un'ondata di solidarietà che ha spinto i moscoviti a fare la fila fuori dagli ospedali per donare il sangue. Sono emersi racconti strazianti, con notizie di bambini tra i deceduti e madri trovate senza vita mentre abbracciavano i loro figli, ha scritto la testata Baza.

Nel suo discorso televisivo, Putin ha condannato l'atrocità come "omicidio di massa", come quelli compiuti "dai nazisti nei territori occupati" nella Seconda guerra mondiale. Il servizio di intelligence interna, Fsb,  ha rivelato l'arresto dei presunti assalitori, sostenendo che hanno tentato di fuggire verso l'Ucraina, un Paese con cui avrebbero avuto legami. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha sottolineato che "negli ultimi anni il regime di Kiev ha condotto attività terroristiche attive e sistematiche contro i russi", ricordando tra l'altro diversi "attentati contro personaggi pubblici e giornalisti"

Tuttavia, il consigliere presidenziale ucraino Mikaylo Podolyak ha negato con forza qualsiasi coinvolgimento dell'Ucraina: "qualsiasi tentativo di collegare l'Ucraina all'attacco terroristico è assolutamente insostenibile" e che la versione dei servizi russi è "assurda". 

L'Occidente condanna all'unanimità, senza se e senza ma, l'attacco terroristico di Mosca che rilancia l'incubo Isis ed esprime la sua solidarietà alle vittime e ai loro parenti. Inoltre, le nazioni occidentali hanno riaffermato il loro impegno a contrastare l'aggressione di Putin in Ucraina e un recente vertice dell'Ue a Bruxelles lo ha confermato. Nonostante il disaccordo interno, in particolare da parte dell'Ungheria, l'Ue mira a rafforzare le capacità di difesa dell'Ucraina, pur dovendo affrontare sfide logistiche e finanziarie.

Marta Rachele Pusceddu