La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso "straordinario" presentato dalla difesa di Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. La difesa chiedeva di poter effettuare nuove analisi sui reperti del caso (come slip e leggings), ma la Corte ha stabilito che potranno solo visionarli, senza la possibilità di eseguire alcun esame invasivo.
I legali di Bossetti avevano chiesto di poter analizzare i 54 reperti del caso, tra cui le provette con il DNA di "Ignoto 1" e gli abiti che la piccola Yara indossava quando è scomparsa. La difesa sosteneva che nuove analisi avrebbero potuto portare a nuove prove e a una revisione del processo.
La Cassazione ha però rigettato il ricorso, ritenendo che la difesa abbia già avuto la possibilità di esaminare i reperti in modo adeguato. La Corte ha inoltre sottolineato che l'esecuzione di nuovi test potrebbe danneggiare i reperti stessi.
La difesa di Bossetti si è detta "indignata" dalla decisione della Cassazione, definendola "una sentenza folle". I legali hanno annunciato che continueranno a battersi per ottenere la revisione del processo.
La vicenda di Yara Gambirasio, è un caso che ha sconvolto l’Italia. Era una tredicenne di Brembate di Sopra, scomparsa il 26 novembre 2010. Il suo corpo è stato ritrovato tre mesi dopo in un campo a Chignolo d'Isola. E Massimo Bossetti è stato condannato all'ergastolo per l'Omicidio della ragazzina nel 2014. La sua condanna è stata confermata in appello e in Cassazione.
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