Nella Sardegna sud-occidentale, a Capo Malfatano, si è spento a 93 anni Ovidio Marras, noto pastore che ha conquistato le cronache per la sua vittoria nella "battaglia contro il cemento". La sua storia è intrecciata con la lotta per preservare la bellezza naturale di quel luogo, minacciato dalla proposta di un resort di lusso.
Cresciuto tra Tuerredda e Capo Malfatano, Marras ha dedicato la sua vita alle terre di famiglia, pascolando le pecore e mantenendo viva la tradizione. Quando la Sitas ha tentato di costruire un resort vicino al mare, Marras ha respinto offerte sostanziose per la vendita dei suoi terreni, dichiarando: "Questa è la terra di mio padre e del padre di mio padre, e voi qui intorno non avete diritto di costruire".
La sua tenace opposizione ha portato a controversie legali, tra cui la deviazione dell'antico stradello del suo podere. Con il supporto di Italia Nostra, Ovidio ha vinto cause legali, fermando il piano del resort. Nonostante la vittoria, ha continuato a vivere nella sua terra fino a quando le condizioni di salute lo hanno costretto a rientrare in paese.
La scomparsa di Marras ha suscitato il cordoglio di numerose associazioni ambientaliste e cittadini, che lo ricordano come il "Davide che sconfisse Golia". Maria Paola Morittu di Italia Nostra ha sottolineato che Marras, con le sue scelte, ha difeso il diritto di ognuno a vivere in armonia con la natura.
Gruppi ambientalisti come Sardegna Rubata e Depredata hanno anch'essi espresso il loro ricordo, evidenziando la continua lotta per la difesa del patrimonio ambientale. La storia di Ovidio Marras rimarrà un esempio di determinazione nel preservare la bellezza naturale contro le pressioni dell'urbanizzazione.
@Redazione Sintony News