“Per il momento non ho alcuna intenzione di dimettermi”. Questa la precisazione di Papa Francesco nell'intervista rilasciata in esclusiva all'emittente messicana N+. Le voci che si rincorrono da mesi, a causa dei suoi problemi di salute, vengono così smentite e il Pontefice le ha apprese “con molta simpatia”. Dunque, niente dimissioni come avvenne per Benedetto XVI nel 2013, quando Papa Ratzinger lasciò il soglio pontificio a causa di una “insonnia cronica” - come scrisse lui stesso in una lettera - che lo portò a "non essere più adatto ad esercitare in modo adeguato il ministero petrino".
L'esempio di Papa Ratzinger, dice Bergoglio "mi fa bene, ma chiedo al Signore di poter dire basta, in qualsiasi momento, ma quando Lui vuole". Poi tiene a sottolineare: "Benedetto è stato un grande uomo, un uomo umile che, quando si è reso conto dei suoi limiti, ha avuto il coraggio di dire basta. Lo ammiro".
E a proposito di vecchiaia e limiti fisici, Papa Francesco, 86 anni, ha annunciato nel corso dell'intervista che ha preparato la sua tomba presso la Basilica di Santa Maria Maggiore per la grande devozione che ha verso la Vergine Salus Popoli Romani. Bergoglio ha poi aggiunto che “ha incontrato il cerimoniere per semplificare i funerali papali, che saranno molto più semplici”. "Lancerò il nuovo rituale", ha detto con un certo senso dell'umorismo alla corrispondente messicana in Vaticano.
Le precarie condizioni fisiche del Santo Padre non lo porteranno a viaggiare molto. Per il 2024 è prevista al momento una sola visita, in Belgio. “Da ripensare” invece le mete più lunghe come quella in Polinesia, ma anche in Argentina dove lo aspetta il neo Presidente Javier Milei. Papa Francesco ha confermato il suo invito, sottolineando che "quanto si dice in campagna elettorale cade da solo".
Bergoglio "ha confermato di avere ricevuto l'invito" a recarsi in Argentina da parte "del presidente Javier Milei". Commentando con la corrispondente messicana in Vaticano le accuse e le offese rivoltegli dal leader argentino, Francesco ha detto che "quello che si dice in campagna elettorale cade da solo". Milei aveva detto che "il Papa ha un'affinità con i comunisti assassini" e lo aveva definito "il rappresentante del Maligno sulla Terra". A chiusura dei comizi, dallo staff di Milei era stata anche auspicata "la sospensione delle relazioni diplomatiche con il Vaticano fintanto che nella Chiesa primeggi uno spirito totalitario". La Santa sede e Bergolgio non hanno mai replicato a queste offese.
Redazione sintony.it