News

Attualità
29 Novembre 2023

Lavori più richiesti in Italia nel 2023: turismo e servizi, ingegneri e idraulici

Nel 2023 sono oltre 5,5 milioni le assunzioni programmate delle imprese. L’andamento positivo nel turismo, che supera il milione e 100mila assunzioni previste

La bilancia del mercato del lavoro in Italia nel 2023 è in attivo con un +6,4% di contratti sul 2022 e +19,4% sul 2019, ma la parola chiave per comprendere i problemi odierni nel settore è "mismatch" (disallineamento). Di fronte alle rivoluzioni tecnologiche in atto (da quella ditigale a quella green) il mercato si scontra: con la crisi demografica (sempre meno giovani si presentano per i colloqui); la mancata crescita della produttività (e a cascata dei salari); e infine il mondo della scuola e quello del lavoro che faticano a parlarsi. Il quadro lo offre il Bollettino per il 2023 del sistema informativo Excelsior Unioncamere-Anpal, reso noto al Job&Orienta a Verona. Secondo il Bollettino, per quest’anno ammontano a 5,5 milioni le assunzioni programmate dalle imprese, un aumento di 330mila contratti rispetto all’anno precedente (+6,4%) e di 894mila sul 2019 (+19,4%).

 

Oltre 35 mila opportunità di lavoro per Natale: ecco le figure più ricercate

 

Nel settore privato l’occupazione trova terreno fertile soprattutto nel turismo con 1,1 milioni di assunzioni previste. A seguire il mercato si mostra ricettivo nei settori del commercio, delle costruzioni e delle industrie manifatturiere con incrementi che oscillano da 59mila a 291mila contratti in attivo

 

Lavoro: ecco le figure più ricercate ma 'snobbate' dai giovani

 

La vitalità del mercato del lavoro si scontra tuttavia con la difficoltà crescente di reperire figure giovani con competenze adeguate alle rivoluzioni in corso, digitale e ambientale in testa. A pesare è anche l'invecchiamento della popolazione che impoverisce il numero di candidati ai colloqui di lavoro.

 

Pronto Intervento Idraulico Rapido | Interventi Idraulici Risolutivi |

 

Il Bollettino di Unioncamere-Anpal calcola che delle 5,5 milioni assunzioni programmate 3,5 milioni si rivolgono a figure con una formazione tecnico-professionale. Tra i ruoli per i quali c’è più richiesta ma meno manodopera specializzata spiccano gli ingegneri dell’informazione: dei 5mila ingressi programmati sono difficili da coprire l’80,3% dei posti. Secondo lo studio le aziende faticano inoltre ad assumere infermieri e ostetriche, tecnici delle costruzioni civili e operai specializzati. Tra le figure under 30 le imprese sono in affanno nella ricerca di idraulici, farmacisti, elettricisti nelle costruzioni civili e tecnici programmatori. Le lauree a indirizzo economico si confermano le più richieste dalle aziende con 233mila assunzioni programmate. A seguire i titoli legati all’insegnamento e all’ambito sanitario, rispettivamente 117mila e 62mila contratti.

 

La scuola entra in azienda: l'alternanza scuola-lavoro - Studio MBC

Tra i fattori di mismatch, o disallineamento, tra domanda e offerta di lavoro si afferma lo scarso dialogo tra le competenze acquisite durante il percorso formativo e quelle richieste dalle imprese. Secondo il Bollettino risultano introvabili il 74,3% dei diplomati in istituti tecnici specializzati in area meccanica, il 68,8% nell’ambito Information and Communication Technologies (Ict) e il 65,5% dei diplomati presso Istituti tecnologici superiori (Its Academy). Sul fronte delle competenze le aziende chiedono sempre di più capacità legate all’ambiente, per chi ha seguito un percorso turistico alberghiero, e al digitale per chi è in possesso di titoli a indirizzo economico, Ict e Its Academy

Redazione sintony.it