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30 Dicembre 2025

Cos’è successo nel 2025: la Sardegna al centro e gli eventi che hanno segnato il mondo

Dai primati naturali e culturali dell’isola alla cucina italiana riconosciuta dall’UNESCO: un anno di bellezze, sfide e cambiamenti storici

Il 2025 è stato l’anno in cui la Sardegna ha conquistato la ribalta internazionale. Cala Goloritzè è stata eletta la spiaggia più bella del mondo, un riconoscimento che celebra la straordinaria bellezza naturale dell’isola e rafforza la sua immagine nel turismo marino e balneare d’eccellenza.

Non solo mare: le Domus de Janas, straordinari siti archeologici della Sardegna, sono entrate nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO, diventando il 61° sito italiano e consolidando il primato culturale dell’Italia a livello mondiale.

A coronare un anno di primati, la cucina italiana è stata ufficialmente riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, un traguardo che celebra secoli di tradizione, creatività e saperi gastronomici unici. Un riconoscimento che sottolinea l’importanza della cultura del cibo come autentico patrimonio nazionale, di cui la Sardegna è parte integrante grazie ai suoi prodotti tipici e alle sue tradizioni culinarie.

In ambito turistico, l’isola ha rafforzato la sua apertura internazionale con l’annuncio ufficiale del collegamento diretto Olbia–New York, operativo da maggio 2026: un ponte strategico per attrarre turisti d’oltreoceano e consolidare il legame con il mercato internazionale di fascia alta.

Ma il 2025 non è stato solo un anno di celebrazioni. La politica sarda ha vissuto un vero terremoto: Alessandra Todde, governatrice eletta nel febbraio 2024 con il sostegno del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, è stata dichiarata decaduta dal Collegio regionale di garanzia elettorale della Corte d’appello per presunte irregolarità nelle spese elettorali. La decisione ha aperto una fase di forte incertezza istituzionale, portando l’isola sotto i riflettori nazionali anche per ragioni politiche.

A livello globale, il 2025 è stato segnato da eventi drammatici e storici. Los Angeles è stata devastata da vasti incendi che hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie abitazioni. A Roma si è aperto il Giubileo 2025, richiamando milioni di pellegrini da tutto il mondo.

Nel corso dell’anno la Chiesa cattolica ha vissuto uno dei suoi momenti più intensi: il 21 aprile Papa Francesco si è spento, lasciando un’eredità di riforme, dialogo e attenzione verso i poveri e gli ultimi. La successiva elezione di Papa Leone ha segnato l’inizio di un nuovo corso, con una Chiesa chiamata ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo continuando a svolgere un ruolo centrale nella vita spirituale di milioni di fedeli.

Negli Stati Uniti, Donald Trump è tornato alla Casa Bianca come 47° presidente, confrontandosi con complesse sfide geopolitiche, dalle tensioni in Medio Oriente al conflitto tra Russia e Ucraina.

La scienza e l’esplorazione spaziale hanno regalato emozioni e apprensione: gli astronauti della NASA Suni Williams e Butch Wilmore hanno concluso una lunga permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale, contribuendo a missioni di ricerca fondamentali per il futuro dell’esplorazione umana, tra osservazione degli asteroidi e sviluppo di tecnologie per Marte.

Anche il Sole è stato protagonista: nel 2025 ha raggiunto un picco di attività, dando vita a spettacolari aurore visibili in molte parti del mondo e causando possibili interferenze alle reti elettriche e ai sistemi di comunicazione.

Un anno ricco anche di grandi eventi culturali e scientifici. Expo 2025 a Osaka ha invitato a riflettere sul futuro della società tra intelligenza artificiale, biotecnologie e cambiamento climatico. Il Grand Egyptian Museum di Giza ha finalmente aperto le sue porte, esponendo per la prima volta in modo completo il tesoro di Tutankhamon.

Sul fronte economico e geopolitico, l’euro si è allargato alla Bulgaria. A Belém, in Brasile, si è tenuta la COP30 dedicata all’ambiente, seguita dal primo G20 in Africa, ospitato a Johannesburg, segnale della crescente centralità del continente africano negli equilibri globali.

In questo scenario complesso e in continua evoluzione, la Sardegna emerge come protagonista indiscussa: tra bellezze naturali, patrimonio culturale e apertura internazionale, inserita in un’Italia che celebra la propria cucina come patrimonio dell’umanità. L’isola si conferma così un faro di eccellenza italiana nel mondo, ponte tra tradizione e modernità, capace di attrarre attenzione globale in un anno segnato da profondi cambiamenti e sfide universali.

Letizia Demontis