La situazione spostamenti aerei dalla Sardegna alla Penisola è sempre più critica: persino con il low cost si raggiungono prezzi esorbitanti, che sono molto sproporzionati rispetto ad altre regioni Italiane.

Per prenotazioni dell’ultimo minuto con Ryanair e EasyJet un sardo può arrivare a pagare oltre 600 – questo se si viaggia con solo uno zaino –  perché invece se si decide di aggiungere un trolley il prezzo può lievitare anche di 80 euro. È una situazione sconcertante per tutti i pendolari sardi che per motivi di lavoro, studio o salute sono costretti a viaggiare spesso, e vedono il diritto di continuità territoriale negato o comunque mai garantito al 100%. Facendo un confronto tra le principali rotte sarde di Ryanair, sul podio delle più costose si posiziona la linea Cagliari-Milano Bergamo dove un volo andata e ritorno acquistato all’ultimo momento per domani, con rientro in Sardegna domenica, può costare 812 euro. Anche l’Alghero-Milano, con le stesse caratteristiche, costa 608 euro. Se invece si osservano le rotte Siciliane i prezzi variano molto anche del 50% in meno, come la linea Palermo-Milano che arriva al massimo a 387 euro.

Le altre tratte “low cost” sono più abbordabili ma non vantaggiose: l’Olbia-Milano di EasyJet costa 250 euro, mentre il Cagliari-Venezia di Volotea a 219 euro. Per quanto riguarda le compagnie della continuità territoriale si vedono prezzi più bassi, ma l’isolamento territoriale della Sardegna resta un peso per i suoi cittadini, svantaggio su cui le compagnie aeree low cost continuano a lucrare, nemmeno tanto velatamente.

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