Proseguono le indagini sul giallo dell'attore Matthew Perry, dai primi esami dell'autopsia è emerso che l'uomo non aveva nel sangue sostanze stupefacenti e si procede a escludere l'ipotesi di overdose.
All'arrivo dei soccorritori l'uomo era già morto, inutili i tentativi di rianimazione e di soccorso anche da parte dell'assistente, che Perry aveva mandato a svolgere per lui delle commissioni. In casa dell'attore - in cui viveva da solo dopo la fine della relazione con Molly Hurwitz nel 2021 - sono state trovate varie boccette e scatole di ansiolitici, tutti però con prescrizione. Resta da capire se le dosi consigliate a Perry fossero eccessive, oppure se nel suo corpo ci fossero tracce di altre sostanze illegali, risultati che arriveranno tra 4/6 mesi dopo esami più approfonditi. Inoltre, anche se in casa non sono stati trovati segni di effrazione, sono iniziate le indagini preliminari per escludere l’ipotesi di reato. Al vaglio anche la possibilità di un attacco di cuore mentre era nella sua jacuzzi oppure un malfunzionamento della vasca. C’è poi la pista dell'amica: secondo alcune fonti del noto sito di gossip americano Tmz, il giorno prima della sua morte Perry avrebbe visto una donna non identificata, si presume un'amica. I due avrebbero mangiato fuori insieme e pare che l'attore non avesse quasi toccato il piatto tanto era preso dalla conversazione. Arrivano anche altre testimonianze che sembrano sostenere la tesi che Matthew fosse felice e sereno nelle ore precedenti la sua morte. I co-creatori di "Friends", Marta Kauffman e David Crane, in un'intervista al programma tv Today, affermano di averlo sentito da poco e dicono che sembrava stare bene.
Anche l'ex compagna Molly Hurwitz ha speso qualche parola per l'ex. La loro è stata una relazione complicata anche a causa dei problemi di dipendenza di lui e la manager ha detto: "Sarebbe felice di sapere che tutto il mondo oggi parla del suo talento [...] ma era un uomo complicato e ha causato dolore come non ho mai provato in vita mia. Nessuno ha avuto su di me un impatto più profondo di Matthew Langford Perry".
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