News

Attualità
11 Ottobre 2023

Il Ronaldo palestinese e l'appello a Elon Musk

Il Ronaldo palestinese e la richiesta a Elon Musk: ecco di cosa si tratta

Risultano due conflitti: uno reale e uno virtuale. La guerra tra Israele e i palestinesi da ormai 15 anni si combatte anche sui social media. Tra fake news, un insieme di immagini, vere e finte, e polarizzazioni. Prendono piede gli hastag sul tema e c'è qualche influencer che cerca di partecipare al dibattito e aumentare le sue interazioni.

Nelle ultime ore, ha destato parecchia polemica quanto accaduto su X (ex Twitter). Con l'arrivo di Elon Musk le regole sono cambiate: infatti la piattaforma rafforza i contenuti degli utenti che pagano l’abbonamento premium a 8 dollari al mese e hanno acquistato una spunta blu, mentre gli account verificati di fonti affidabili risultano più penalizzati. 

Elon Musk e la decisione di rimuovere i titoli dei link su X: «Migliora  l'estetica» - Open

"L’attacco a Israele era il primo vero test per il Twitter di Elon Musk ed è clamorosamente fallito", queste le parole espresse a Bloomberg da Mike Rothschild, studioso di teorie del complotto e fake news.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Ue, la quale ha inviato al patron di X una lettera, firmata dal commissario del mercato unico Thierry Breton, in cui lo diffida dal diffondere "contenuti illegali e disinformazione" e richiede inoltre di rispondere alle contestazioni che gli sono state mosse in 24 ore, con la minaccia di ricevere sanzioni. 

Una bimba bionda sorride davanti a uno schermo, la sovrasta un piccolo cuore spezzato, sembrerebbe un ostaggio ma così non è, visto e considerato che è solo la protagonista di un video postato su TikTok tempo fa e non ha legami con l’attacco del 7 ottobre. Pioggia di razzi di Hamas: l'ennesimo video non veritiero, bensì risalente alla guerra in Siria del 2020. Cristiano Ronaldo sventola una bandiera palestinese: non è mai successo. Infatti, risulta uno scatto manipolato del calciatore marocchino Jawad El Yamiq ai mondiali del 2022.

In Medio Oriente torna a salire la tensione tra Israele e Palestina | Il Bo  Live UniPD

Su TikTok, invece c'è un'invasione di video che inneggiano alla propaganda palestinese, ripostati anche da giovanissimi, europei o americani. L’hashtag #freepalestine raggiunge le 12,7 miliardi di visualizzazioni. In Germania la Verfassungschutz, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha dato un allarme sulla diffusione dell’antisemitismo online e sulla "Tiktokizzazione del Salafismo". I brevi video pubblicati da alcuni dei predicatori e imam più celebri di Berlino diventano virali e sono in grado di influenzare i ragazzi di origine araba.

Sabato, Mohamed Matar, imam della moschea Dar as-Salam di Berlino, ha scritto prima della chiusura del suo profilo: "È chiaro chi sia l’aggressore. È Israele".

Facebook under fire as human rights groups claim 'censorship' of pro- Palestine posts | Social media | The Guardian

"Adoro vedere queste cose", scrive il salafita Arafat Abou-Chaker, 250 mila follower su Instagram e 62 mila su TikTok, facendo riferimento ad una mappa di Israele in cui si segnalavano gli attacchi di Hamas. Messaggi dietro a cui si celano pericoli, soprattutto per quei giovani ignari del contesto e con i social come unica fonte di informazione. 

Alessandro Paolo Porrà