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27 Settembre 2023

ET, svolta rivoluzionaria: c’è qualcun altro nell’universo?

Ecco la scoperta che potrebbe fornire le prove della vita aliena

Uno studio di ricerca internazionale ha scoperto possibili tracce di vita aliena sul pianeta k2-18b, lontano 120 anni luce dal nostro sistema solare. Nella sua atmosfera sono state ritrovate tracce di una sostanza chimica che, almeno sulla Terra, è di produzione esclusivamente biologica: il dimetilsolfuro, generalmente prodotto da organismi microscopici come i fitoplancton, cioè, piccolissime alghe.

 

Illustrazione dell’esopianeta. Credit: ESA/Hubble

 

Si sono riscontrate anche significative concentrazioni di vapore acqueo e infatti il pianeta dimostrerebbe di avere temperature potenzialmente in grado di sostenere l’acqua al suo stato liquido, essenziale per generare la vita. La scoperta è stata possibile grazie al telescopio spaziale James Webb, strumento di proprietà della NASA da 10 miliardi di dollari, che permette di individuare in maniera precisissima le sostanze chimiche presenti nell’atmosfera di un esopianeta. Lo strumento ha rilevato altre sostanze in abbondanza, tra cui metano, anidride carbonica, oltre che tracce di ammoniaca e idrogeno, tutti elementi preziosi, soprattutto poiché non sono mai stati riscontrati prima in un esopianeta.

 

James Webb Space Telescope reaches final stop 1 million miles from Earth |  South China Morning Post

 

Il team di ricercatori, coordinati dal professor Nikku Madhusudhan (docente presso l'Istituto di Astronomia dell'ateneo di Cambridge) è composto da scienziati britannici dell'Università di Cambridge, in collaborazione con altre strutture come la Scuola di Fisica e Astronomia dell'Università di Cardiff, dell'Earth & Planets Laboratory – Carnegie Institution for Science di Washington, e lo Space Science Institute di Boulder, Colorado. I dettagli dello studio “Carbon-bearing Molecules in a Possible Hycean Atmosphere” sono stati pubblicati nell’archivio ArXiv. Per i ricercatori si tratta di una scoperta straordinaria poiché non era mai stata riscontrata una simile composizione in un pianeta al di fuori del nostro sistema solare e questo fatto lascia ben sperare, ma non si esclude che il DMS possa essersi prodotto anche per altre ragioni di tipo geologico e quindi non riconducibili a tracce di vita extraterrestre.  

@Redazione Sintony.it