Per quanto affascinante, quella che da qualche giorno viene presentata da molti come la prova dell’esistenza di creature aliene, si sta dimostrando essere l’ennesimo buco nell’acqua dell’ufologia – ritenuta dalla comunità scientifica una pseudoscienza – o forse una frode a tutti gli effetti.
Che si scelga di credere all’esistenza degli alieni o meno, quando si parla di archeologia e vita nell’universo l’ultima parola spetta agli esperti, che in questo caso sembrano non essere d’accordo con Jamie Maussan, il giornalista-ufologo che ha presentato la “scoperta” di fronte al Parlamento messicano il 12 settembre. La tesi dell’esistenza aliena è stata rigettata su più fronti dalla Comunità Scientifica e l'Istituto di Astronomia dell'Unam ha diffuso una dichiarazione in cui sottolinea che ad oggi non esistono prove dell'esistenza di vita al di fuori della Terra.
I due alieni sembrano essere invece delle mummie umane modificate e distorte sia dal punto di vista fisico – ecco il perché delle sole tre dita nella mano - sia del DNA, il tutto per fare in modo che assumessero sembianze umanoidi, per altro fortemente riconducibili al classico extraterrestre cinematografico. Come ha spiegato l'archeologo forense Flavio Estrada, che ha analizzato le mummie per l'Istituto di medicina legale e scienze Forensi del Ministero Pubblico del Perù "i resti dei presunti alieni sono creazioni fatte di ossa animali e umane unite con un collante sintetico – aggiunge - a loro volta, sono stati ricoperti con una miscela di fibre vegetali […] per simulare una sorta di pelle".
Nonostante la trepidazione iniziale di appassionati e curiosi, questo sembra confermarsi come l’ennesimo caso fraudolento. Insomma, sono famosissimi e affascinati, per molti vivono intorno a noi, ma nessuno ne ha mai visto uno. Probabilmente, bisognerà attendere ancora del tempo prima di scoprire qualcosa di certo sulla vita aliena, e chiaramente le future scoperte dovranno essere supportate e soddisfare i rigorosi standard della comunità scientifica.
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