Le cabine telefoniche spariranno, e ciò avverrà anche prima di quanto previsto.
Durante la conferenza sui conti del semestre, Tim ha dato conferma dell'eliminazione delle 16mila postazioni pubbliche disseminate per le strade delle nostre città entro la fine del 2023, in anticipo rispetto al 2026 (anno di smantellamento previsto). La rimozione è in linea con la decisione dell'Agcom che, dopo una consultazione pubblica, aveva stabilito che Tim non avesse più l'obbligo di garantire il servizio pubblico. A riportalo Il Sole 24 Ore.
Nel bel mezzo della conferenza, il management di Tim ha annunciato l'anticipazione del piano al 2023 nell'ambito degli interventi di risparmio, che passano da decomissioning, energia e real estate.
Verrano lasciate solo le cabine telefoniche posizionate in luoghi di interesse sociale come carceri, caserme, ospedali e dove non arriva la copertura della rete mobile, come ad esempio nei rifugi di montagna, per un totale di circa 1.801 postazioni.
La consultazione dell'Agcom sullo smantellamento aveva messo d'accordo quasi tutti gli operatori del settore: infatti, le cabine telefoniche sono diventate superflue con l'arrivo dei cellulari. Come riporta Il Sole 24 Ore, l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha rilevato che la copertura radiomobile nelle zone servite dal servizio pubblico risulta quasi completa (99,2%). Se si considerano anche altri operatori telefonici, non si scende sotto il 99%.
Alessandro Paolo Porrà