Nella conferenza stampa della serata-evento 2023, Pier Silvio Berlusconi ha risposte alle domande dei giornalisti. Tra le curiosità quella di sapere se Pier Silvio seguirà le orme in politica del papà Silvio. A questa domanda risponde: "Non ho intenzione di scendere in politica", o quanto meno per ora, perchè nella sua prima uscita pubblica dopo la scomparsa del padre, ammette che subito dopo la morte del padre la tentazione lo ha sfiorato. Infatti, spiega: “Qualcosa a livello emotivo, non razionale, si è mosso: ho pensato che il suo rapporto con gli italiani e con l'Italia, fatto di amore e di libertà, è un lascito che deve vivere. Peraltro io ho 54 anni, mio padre ne aveva 58 quando è sceso in politica”. Poi ha aggiunto “Chi sostituirà mio padre? Nessuno mai”.
Al momento, comunque, non vede la necessità di entrare in campo: “Innanzi tutto la politica è un mestiere serio, che non si impara dall'oggi al domani. Poi non penso che sia giusto lasciare le cose a metà: ritengo di dover rimanere a Mediaset a fare il mio mestiere. E poi, ed è la cosa più importante di tutte, ad oggi non c'è nessuna emergenza: per la prima volta dopo tanti anni c'è un governo votato dagli elettori, che sta facendo del suo meglio. E penso che Forza Italia debba e possa garantire stabilità al governo”.
Negli studi di Cologno Monzese, la serata dedicata alla presentazione dei palinsesti si è aperta con l'omaggio che gli hanno fatto a sorpresa i dipendenti: un video che mette in fila i momenti simbolo, dalle prime cassette alle convention di Montecarlo, dal trionfo del Milan in Coppa dei Campioni al predellino, al 'non molliamo' pronunciato da Pier Silvio in azienda a poche ore dal funerale del Cavaliere. I ricordi del padre Silvio punteggiano tutta la serata: “È stato un grande padre”, racconta. “Ero in azienda quando è sceso in politica e ne sono stato travolto. Poi qui ho avuto la mia crescita naturale. Mi ricordo che una volta mi chiamò in cucina, c'era la mia agenda con tutti i miei appuntamenti, e mi disse: ma sei diventato me? È stato così grande da riuscire a dare ai suoi figli la possibilità di andare avanti senza di lui prima di quello che è successo”.
Poi racconta gli ultimi giorni prima della scomparsa: “Negli ultimi giorni ha guardato un sacco di tv e ha parlato con Al Bano, Il Volo, Maria De Filippi, trasmettendo a tutti energia... una cosa da portare via il cuore”. Il suo lascito più grande "è l'amore: mio padre ha amato tutte le persone che ha incontrato. È stato un padre impegnato ma presente e anche buono, tendente all'iperpermissivo", aggiunge con un sorriso. È stato “un uomo fantastico, di una dolcezza infinita. Quando gli ho chiesto l'ultimo consiglio - racconta ancora - mi ha risposto: ma tu chiedi a me? Ormai Mediaset è molto più tua che mia, quello che decidi per me va bene”.
Di vendere l'azienda non se ne parla: “In famiglia non ne abbiamo parlato. Mi ha dato fastidio che con la morte di mio padre ci siano state simili ipotesi, ma è normale”. Con i fratelli, Marina, Barbara, Eleonora e Luigi, “la compattezza è assoluta”. E con la famiglia, Confalonieri, Letta, "la tradizione dei pranzi del lunedì ad Arcore, che da poco erano diventati del martedì, continuerà, ce lo siamo detti”. È “un'ipotesi inventata”, invece, l'idea che Villa San Martino possa diventare un museo.
Marta Rachele Pusceddu