Meryl Streep e altri celebri attori, hanno mandato un monito al sindacato degli attori di Hollywood focalizzato sul rinnovo del loro contratto di lavoro.
La star, tre volte vincitrice del premio Oscar, si è unita a un gruppo di oltre 400 colleghi in una lettera aperta ai vertici della Screen Actors Guild con la richiesta di tenere alta la tensione nelle ore più calde di trattativa. "Se necessario siamo pronti allo sciopero", scrivono Jennifer Lawrence e Rami Malek.
Il complesso di attori, teme da parte dei negoziatori delle concessioni "delicate". Gli attori scrivono: "Il 2023 è un anno chiave, preoccupati dall'idea che i membri della Sag siano pronti a fare sacrifici e la leadership no". Il contratto scade il 30 giugno e i capi del sindacato hanno i mezzi per indire uno sciopero, partendo da sabato se non ci dovesse essere un'intesa. "Questo non è il momento di incontrasi a metà strada, e non è una esagerazione dire che gli occhi della storia ci stanno guardando, quel che in altri anni poteva essere considerato ok, stavolta non è abbastanza", concludono gli attori.
I firmatari della lettera includono: Glenn Close, Ben Stiller, Bob Odenkirk, Laura Linney, Julia Louis-Dreyfus, Elliot Page, Amy Poehler, Quinta Brunson, Liam Neeson, Emmy Rossum, Amy Schumer, Neil Patrick Harris, Constance Wu, Billy Eichner, Paul Walter Hauser, John Slattery e Natasha Lyonne.
Gli attori esigono un riallineamento delle paghe e dei compensi dallo streaming, oltre a tutele dall'uso dell'intelligenza artificiale. Nella richiesta ai sindacalisti chiedono: "Spingere per ottenere tutto il cambiamento necessario e le protezioni che meritiamo. Non perdiamo questa occasione". Sabato, la presidente della Sag Fran Drescher e Duncan Crabtree-Ireland, il capo negoziatore, avevano detto ai 160 mila membri del sindacato attori, che le trattative con la Alliance of Motion Picture and Television Producers avevano avuto esiti positivi: una indicazione di un accordo possibile, anche se le parti su molti punti sono ancora distanti.
Tuttavia, un eventuale sciopero degli attori sarebbe un duro colpo per Hollywood: visto e considerato che, alcune attività sono ferme a oltranza da quando in maggio sono entrati in agitazione gli sceneggiatori. All'inizio di giugno il sindacato dei registi aveva invece trovato un accordo con gli studi per ottenere degli aumenti del salario e un miglioramento dei benefit, protezioni dall'uso dell'intelligenza artificiale e aumenti nella percentuale dei residual all'estero.
Alessandro Paolo Porrà