I Coldplay, all'inizio di maggio, hanno annunciato che si esibiranno per la prima volta in Malesia, per precisione a Kuala Lumpur. Il concerto si terrà il prossimo 22 novembre, ma un membro politico del paese non l'ha presa bene. Si tratta del deputato dell'opposizione Nasrudin Hassan, leader del Partito islamico malese (PAS). Quest'ultimo, ha invitato il governo a vietare il concerto perchè Chris Martin in passato è stato fotografato con una bandiera rainbow.
"Il governo vuole coltivare una cultura di edonismo e perversione in questo paese?”, si è domandato Hassan. “Vi consiglio di cancellare la performance di questo gruppo in Malesia. Non porta nulla di buono alla religione, al nostro Paese”.
Ad oggi non esistono diritti LGBTQ+ in Malesia. L'omossesualità è ancora considerata un crimine e le relazioni omosessuali sono punibili fino a 20 anni di reclusione con o senza multe e frustate.
Tuttavia il cantante, Chris Martin non si arrende, e decide di rispondere alle accuse: "Tutti sono i benvenuti ai nostri show. Amiamo tutte le persone, tutti i tipi di persone, tutte le religioni, tutti i leader, tutti i seguaci, nessuno è escluso. Vogliamo che voi veniate al nostro show e vi sentiate liberi di essere voi stessi e di lasciare che tutti siano se stessi. Chiunque non sia contento del nostro arrivo, ci dispiace tanto ma vi vogliamo bene anche noi".
Intanto, il governo malese si è affrettato per rispondere alle parole di Hassan, insieme al ministro per lo sviluppo del governo locale Nga Kor Ming, che ha detto: "Il mio suggerimento è semplice: non comprare i biglietti e chiudi gli occhi".
Un gesto molto apprezzato dai media locali, che hanno deciso di eloggiare il ministro aggiungendo: "Non è solo un concerto, ma fa anche bene alla crescita economica. Il modo di pensare antiquato di PAS non è adatto alla nostra società multiculturale".
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