La Lav chiedere l’immediata liberazione dell’orsa Jj4, secondo la ricostruzione che arriva dalla perizia veterinaria non sarebbe stata un’orsa a uccidere nei boschi del Trentino il runner Andrea Papi, ma bensì un maschio. Le carte sono nelle mani della LAV Trentino che dopo la tragedia che ha colpito la famiglia Papi si è battuta per la salvaguardia dell’orsa JJ4.
Ora la perizia veterinaria forense sull’animale, l’orsa JJ4, rivela un’altra realtà. "I medici hanno rilevato lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini di un orso maschio adulto. Le evidenze riscontrate non consentono di classificare l'azione lesiva né come un attacco deliberato né come una predazione”. Infatti l distanza tra i denti tra un orso maschio e una femmina è differente. Il maschio ha una distanza tra i canini di 8-8,5 centimetri.
“Le femmine di orso”, viene spiegato, “presentano infatti misure inferiori rispetto ai maschi sia come massa corporea sia come misure dentali e la relazione continua ancora aggiungendo altri dettagli. Le ferite riscontrate non sono riconducibili a una attività predatoria. Il corpo, infatti, non presenta segni di consumo. La descrizione delle lesioni non corrisponde nemmeno alle ferite che si riscontrano in caso di attacco finalizzato alla eliminazione dell’avversario".
Una novità che procura altro dolore alla famiglia Papi che, tramite i suoi legali fa sapere che non intende "accettare ulteriori provocazioni". E chiede "rispetto e comprensione", dopo settimane in cui ha ricevuto continue critiche e "provocazioni inaccettabili".
@Monica Magro