Una persona è morta ieri notte durante i festeggiamenti per lo scudetto a Napoli. Si tratta di un giovane di 26 anni. Era ricoverato all’ospedale Cardarelli. Nella notte l’Asl Napoli 1 aveva fatto sapere che due persone erano rimaste ferite da colpi d’arma da fuoco nella zona di piazza Garibaldi ed altre tre dall’esplosione di petardi.
Tra le ipotesi investigative quella di un regolamento di conti tra clan della camorra, che potrebbero aver approfittato della confusione della festa per lo scudetto per uccidere appartenenti a clan rivali, ma anche, ed è più probabile, che si tratti di proiettili vaganti esplosi da incoscienti in mezzo alla folla.
I primi due erano stati trasportati all’Ospedale del mare e al Cardarelli, mentre gli altri tre – tutti feriti alle mani – erano stati ricoverati al Vecchio Pellegrini. Nella notte la città è stata avvolta da foschia e fumo, ma anche da fuochi d’artificio e trombette. I festeggiamenti per lo scudetto sono andati avanti per tutta la notte e da ogni angolo della città è stato possibile ascoltare musica, rumori, folla, applausi e botti.
Il cielo, soprattutto poco dopo il fischio conclusivo della partita Udinese-Napoli, si è illuminato a giorno. Affollate piazza del Plebiscito, piazza Municipio, i Quartieri Spagnoli, la Sanità, via Toledo, le stradine di Chiaia, il lungomare, il Vomero. A Fuorigrotta, invece, nei pressi dello stadio Maradona la folla è rimasta fino alle prime luci dell’alba defluendo lentamente tra striscioni, sciarpe e bandiere.
Intanto si va verso una nuova ordinanza con divieto di circolazione delle auto in una maxi isola da Fuorigrotta alla Ferrovia anche in vista del match di domenica prossima Napoli-Fiorentina, il primo in casa dei nuovi campioni d’Italia, in programma al Maradona alle 18. In questo senso è orientata la giunta di Napoli, che ne discuterà domani. Il 4 giugno, poi, ci sarà la festa ufficiale con ospiti e proclamazione non solo nell’impianto sportivo di Fuorigrotta ma anche in piazza del Plebiscito.
Anche a Udine ieri notte, alla Dacia Arena ci sono stati tafferugli. Il bilancio finale, dice il prefetto di Udine Massimo Marchesiello, è stato di otto feriti: «Da quanto abbiamo registrato non si tratta di feriti da scontri o da colluttazione, ma di traumi da caduta provocati dalla calca». Il direttore della Sores Fvg, Amato De Monte, ha confermato il bilancio spiegando che in totale il servizio di emergenza si è occupato di 15 persone prima durante e dopo la partita: non ci sono casi gravi salvo alcune fratture provocate da cadute dall’alto nel momento in cui i tifosi stavano entrando in contatto e c’è stata calca.
Redazione sintony.it