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1 Maggio 2023

Dl Lavoro oggi in Consiglio dei ministri, Meloni: “Incentivi a chi assume”

La Meloni rinvia al mittente le critiche di Cgil e Uil per la riunione del CdM convocata nel giorno della Festa dei lavoratori: non è una mancanza di rispetto

È iniziato oggi alle 11 il Consiglio dei ministri che dovrà varare il decreto lavoro. Le nuove misure sono state illustrate ieri dal governo ai sindacati in un incontro a Palazzo Chigi durato oltre due ore (nella foto).

 

Decreto Lavoro, 2 ore di vertice coi sindacati. Meloni: "Cdm il 1° maggio  non è mancanza di rispetto". Bombardieri: "Atto di propaganda" - Il Fatto  Quotidiano

 

«La priorità del governo - ha detto Meloni ai sindacati durante l’incontro - è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente a taglio del cuneo fiscale». Prima apertura alle misure sul cuneo da parte di Cgil, Cisl e Uil. Ma per Landini ci sono ancora tutte le ragioni per una mobilitazione contro l’intervento del governo.

 

«Abbiamo voluto dare anche un altro segnale, per i giovani, attraverso un incentivo che vale fino al 60% della retribuzione riconosciuto al datore di lavoro che assume giovani che non sono occupati e non sono in un percorso di formazione, i cosiddetti “neet”» ha aggiunto Meloni.   A Palazzo Chigi la premier ha illustrato le misure contenute nel nuovo provvedimento che dovrebbe contenere un taglio del cuneo fiscale e contributivo più consistente del previsto. «Arriviamo al 6% del taglio sotto i 35mila euro e al 7% sotto i 25mila euro, fino alla fine dell’anno».

 

Maurizio Landini - Cgil

 

Alla viglia dell’incontro a far discutere è stata la scelta di approvare la misura in un Consiglio dei ministri convocato nel giorno della Festa del lavoro. Un «atto un po’ di arroganza e di offesa nei confronti dei lavoratori» aveva commentato Landini (nella foto in alto), segretario della Cgil«Non è una mancanza di rispetto» ha ribattutto Meloni durante l’incontro a Palazzo Chigi. «È un segnale e mi sarei aspettata un “bravi”. Era un modo per dire “ci siamo e ci siamo tutti”, una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme, perché sul taglio del cuneo fiscale credo che siamo d’accordo».

 

Prima dell’incontro Meloni aveva definito le parole di Landini «incomprensibili»: «Credo sia un bel segnale, invece, per chi come noi è un privilegiato, onorare con il nostro impegno, in questo giorno di festa, i lavoratori e le risposte che attendono. E vorrei ricordare al segretario Landini che il primo maggio ci sono molte persone che lavorano, dai camerieri ai medici, dalle forze dell’ordine fino ai tecnici che consentono lo svolgimento del concerto di piazza San Giovanni». Quindi, aveva concluso, «se Landini pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concerto la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno. Noi non la pensiamo così e rispettiamo l’iniziativa della triplice, così come chiediamo rispetto per il nostro lavoro». Al tavolo a Palazzo Chigi la premier è tornata sull’argomento per sottolineare che i provvedimenti saranno varati dal Consiglio ministri «in un giorno simbolico».

Redazione sintony.it