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1 Maggio 2023

Lavoro, in Sardegna gravi ripercussione per la pandemia, ma c’è un piccolo segnale di ripresa

In Sardegna la ricerca di occupazione è cresciuta del 5%, un aumento superiore rispetto a quello registrato nelle regioni del Mezzogiorno

L'andamento del mercato del lavoro in Sardegna, come per tutto il Paese, negli ultimi anni ha subito notevoli ripercussioni dovute alla pandemia. Ma dopo un periodo di forti contrazioni, la ripresa è stata decisa, specie nel 2021, per poi arrestarsi nel 2022. Soprattutto nell'ultimo trimestre dell'anno scorso, la Sardegna non ha registrato indicatori occupazionali positivi.

 

 

Dai dati dello studio “Economie regionali” 2022 di Banca d'Italia, in Sardegna il totale degli occupati nel 2021 è aumentato del 2,1%, rispetto all'anno precedente. Una crescita che ha interessato diversi settori produttivi, particolarmente il settore delle costruzioni che ha segnato un incremento di occupati dell'8,8% nell'anno considerato. Sempre secondo lo studio di Banca d'Italia, in Sardegna la forza lavoro in cerca di occupazione è cresciuta del 5%, un aumento superiore rispetto a quello medio registrato nelle regioni del Mezzogiorno (+3,1%).

 

Secondo i dati del Ministero del Lavoro, nel quarto trimestre 2022, l'attivazione dei contratti di lavoro in Sardegna ha registrato un leggero calo (-0,4%) rispetto allo stesso trimestre del 2021. Un dato che comunque pone la Regione al secondo posto assoluto dietro solo al Lazio, unica ad avere registrato un dato positivo. Per quanto riguarda le cessazioni di contratti di lavoro le cose invece non sono andate bene. Nell'ultimo trimestre del 2022 le cessazioni sono cresciute del 7% rispetto all'ultimo trimestre dell'anno precedente.

 

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Il numero complessivo di rapporti di lavoro attivati è aumentato da poco più di 302 mila del 2018 a oltre 330 mila nel 2022, mentre il numero più basso è stato registrato nel 2020, circa 254 mila. In aumento anche i rapporti di lavoro cessati che sono passati da circa 290 mila nel 2018 ad oltre 323 mila nel 2022 (Fonte: Ministero del Lavoro).

 

I dati più recenti dell'Istat, riferiti al quarto trimestre 2022, indicano che la Sardegna ha un tasso di occupazione complessivo uomini+donne, di età 15-64 anni, con qualunque titolo di studio, pari al 53,6%, in flessione rispetto al trimestre precedente (57,2). Un dato oltre sette punti al di sotto della media nazionale (60,7), ma ben 6,5 punti superiore alla media delle altre regioni del Mezzogiorno che si attesta al 47,1. Una flessione particolarmente evidente per gli uomini tra 15 e 64 anni il cui tasso di occupazione nell'ultimo trimestre 2022 è pari a 59,9%, il dato più basso dal 2021 e quasi 7 punti in meno rispetto al terzo trimestre 2022. Per le donne della medesima fascia di età, la flessione è più contenuta, con un tasso di occupazione a fine 2022 del 47,1, leggermente superiore alla media regionale degli ultimi due anni. A livello regionale il tasso di disoccupazione complessivo uomini+donne, 15-64 anni, è sceso nel quarto trimestre del 2022 dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, assestandosi al 12%. Da notare un aumento rispetto al 9,9% registrato dall'Istat nel trimestre precedente.

 

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Nel raffronto dei dati medi registrati nel 2021 e nel 2022 la situazione della disoccupazione appare in generale miglioramento in tutte le province. Situazioni particolarmente incoraggianti per gli uomini a Cagliari e nel Sud Sardegna con il tasso di disoccupazione sceso di quasi 4 punti nell'ultimo anno. Per le donne invece va bene Sassari dove la disoccupazione è scesa dal 15,6 nel 2021 all'11,5 nel 2022. Note dolenti riguardano invece le lavoratrici delle province di Nuoro e Sud Sardegna. Il tasso di disoccupazione femminile (15-64 anni) in queste due province è aumentato nell'ultimo anno rispettivamente di 5,6 punti e di 3,3 punti.

Redazione sintony.it