News

Attualità
7 Aprile 2023

Scuola, crisi d’ansia tra gli studenti per i voti e il liceo li cancella

"Tra i ragazzi c'è un problema d'ansia importante, che è sempre più evidente", ha dichiarato la dirigente scolastica. Ma ansia per cosa?

Figli che soffrono d’ansia, emotivi, incapaci di reggere e gestire lo stress della scuola. Una generazione di adolescenti iperprotetta dai genitori, sempre più chiocce che si caricano le responsabilità dei figli, li proteggono in maniera maniacale, aggrediscono i prof, trovano sempre una scusa per giustificare l’incapacità, la maleducazione, i troppi compiti assegnati (si avete capito bene, i troppi compiti) dei figli. Che naturalmente crescono male, senza imparare cos’è la responsabilità. E infatti sempre più ragazzi soffrono di crisi d’ansia, soprattutto a scuola di fronte a un’interrogazione o a un compito in classe. Per gestire questa criticità (ci vorrebbe Paolo Crepet per descriverla) e abbassare il livello di stress tra gli studenti il liceo classico-scientifico Giordano Bruno di Mestre (Venezia) ha deciso di sperimentare in tre classi il quadrimestre senza voti.

 

L'ansia non fa andare a scuola bambini e ragazzi - La crescita - ANSA.it

 

La valutazione delle prove verrà fatta sulla base dei "risultati raggiunti", scritti in verde, con l’aggiunta di una indicazione sulla "preparazione da migliorare", corredata da dettagli specifici. Solo al termine del quadrimestre questi giudizi si tramuteranno in voti, per poi finire in pagella.

 

Il problema dell’ansia tra gli studenti è stato segnalato soprattutto dai professori delle classi prime. "Tra i ragazzi c'è un problema d'ansia importante, che è sempre più evidente. Noi ci stiamo lavorando – ha spiegato la dirigente scolastica Michela Michieletto al Corriere del Veneto -. Stiamo cercando di trovare soluzioni. Non possiamo rimanere sordi al loro disagio. All’idea di sostituire i voti con dei giudizi "ci pensavo da un po', ora abbiamo trovato l'occasione. Abbiamo scelto alcuni contesti particolari, solo alcune classi. Una al Bruno, allo scientifico, è già partita, un'altra partirà sempre allo scientifico e forse ne inizierà una terza al classico".

 

Paolo Crepet. Psichiatra e scrittore. Sociologo, educatore e opinionista.

 

Ci vuole il medico, psicologo e sociologo, Paolo Crepet per spiegare l’ansia e lo stress delle nuove generazioni di adolescenti: “Quando chiedo ai ragazzi perché vi strafate di canne, loro mi rispondono: perché siamo stressati”, raccontò Crepet ad un convegno qualche anno fa. “Stressati? E mio nonno cosa dovrebbe dire? C’erano i bombardamenti, i massacri, per non prendere una tessera del fascismo rischiavi la vita. E questi sono stressati?”. Continua così Paolo Crepet: “Giacciono su un divano in attesa dell’after hours, si riempiono di canne perché questo da loro molto nervosismo. Una generazione – la definisce – che è cresciuta con tutto e che quindi non conosce il desiderio e quindi non può conoscere e passioni”. E questa società continua ad allevare adolescenti incapaci di gestire l’ansia della scuola. Semplicemente disarmante.

Redazione sintony.it