Nuove rivelazioni da parte dell'attrice spagnola Ana Obregón, in merito alla bimba nata da una gestazione per altri in Florida e di cui lei, in prima battuta è stata indicata come la "madre", un caso che ha generato un intenso dibattito pubblico nel Paese iberico, in cui la pratica risulta proibita.
L'iberica 68enne ha raccontato che la bambina, nata lo scorso 20 marzo, è sua "nipote" biologica, essendo stata concepita dal seme congelato di suo figlio Aless Lecquio, morto nel 2020 per un tumore.
In un'intervista rilasciata alla rivista ìHola! , la donna ha dichiarato: "Legalmente è mia figlia, e così viene indicato sul suo passaporto. La registrerò presso il Consolato spagnolo e così potrò portarla a casa".
Secondo Obregón, questa sarebbe stata la volontà del figlio prima di morire. "Ho preso la decisione di iniziare il processo di maternità surrogata, che come è noto implica la partecipazione di una donatrice di ovulo e di una gestante, il giorno stesso in cui lui è volato in cielo", ha continuato a spiegare l'attrice spagnola.
Inoltre, Obregón ha chiarito il fatto che, tutto il procedimento intercorso per arrivare alla nascita della bambina è "legale" e che, anche se sarà principalmente lei a prendersene cura, non le negherà in futuro la verità. "Le dirò: 'Tuo papà è in cielo e prima che tu arrivassi era ciò che più desiderava al mondo, e tua mamma è una donatrice, e basta. Che problema c'è?", ha detto.
La scelta di Obregón aveva subito diverse critiche da alcuni ministri. "È una forma di violenza contro le donne", aveva dichiarato la ministra dell'Uguaglianza, Irene Montero. "Le persone qui sono di mentalità aperta, ma in Spagna, mio Dio, siamo nel secolo scorso", ha detto l'artista spagnola.
Inoltre, suo figlio desiderava cinque figli, di conseguenza non possono essere escluse ulteriori nascite surrogate usando i suoi spermatozoi.
Alessandro Paolo Porrà