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7 Marzo 2023

PizzAut, prenotazione disdetta alle 11 di notte, ma l’appello social fa il miracolo

I ragazzi autistici lanciano un appello su Facebook dopo una disdetta arrivata sabato sera alle 23 per domenica. In poche ore esauriti tutti i 150 coperti
L'immagine dell'appello lanciato su Facebook dai ragazzi autistici di PizzAut

Un altro miracolo di Nico Acampora e di PizzAut. Succede che nella ormai ambita meta milanese le prenotazioni si devono effettuare con largo anticipo e la fila solidale c’è. Difficile quindi rimpiazzare una prenotazione per 150 persone disdetta all’ultimo momento, dalle 11 di notte per l’indomani a pranzo. Ma Nico e i suoi ragazzi autistici non si perdono d’animo e come sempre l’arma buona sono i social. E lanciano un grande appello su Facebook, che può contare su oltre 190mila followers sulla sua pagina PizzaAut nutriamo l’inclusione, e come per miracolo la domenica a pranzo il locale è al completo. Nico Acampora, anima e fondatore di PizzAut: “Questo ci dice solo una cosa: che l'Italia è piena di persone straordinarie...che dormono poco. Sembrava impossibile trovare 150 nuove prenotazioni nella notte...e invece da PizzAut, grazie, a voi succede anche questo”.

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone, pizza e spazio al chiuso

 

PizzAut , il  laboratorio di inclusione sociale che ha aperto il 1 maggio 2021, è un ristorante/pizzeria gestito da 25 ragazzi con autismo affiancato da professionisti della ristorazione e dei processi educativi.  Perché un ragazzo autistico può rendersi utile alla società. Non è un peso. E’ lo Stato che li abbandona, ma loro non lo sono anche se le istituzioni sono abituate a scaricarli totalmente sulle famiglie. I ragazzi di PizzaAut sono stati avviati ad una prima fase di formazione che gli ha consentito di studiare insieme a psicologi ed educatori la mansione più adeguata per ciascun ragazzo inserito nello staff e soprattutto le modalità attraverso le quali farli sentire auto-efficaci ed in equilibrio con il mondo che in quel momento sta attraversando. Una scommessa vinta.

 

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Com’è arrivato il miracolo di Pizzaut? La pizzeria intorno alle 23, riceve la disdetta. Ma il titolare, Nico Acampora scrive su Facebook: “Abbiamo appena avuto una disdetta da 150 posti per domani a pranzo.  Tralasciando ogni commento che vi prego di evitare anche nei commenti sotto al post diciamo che la bella notizia è che si sono liberati 150 posti. Se vuoi venire domenica 5 marzo a pranzo vai su www.thefork.it e prenota subito”. E la risposta degli utenti e dei clienti non si è fatta attendere.

 Poche ore dopo, lo stesso Acampora ha aggiornato il post: "Il vostro affetto è incredibile. In poche ore di sabato notte avete riempito i 150 posti liberati per la domenica a pranzo. Avete riempito i 150 posti e avete riempito i nostri Cuori. Una disdetta così alle 11 del sabato sera per il pranzo della domenica avrebbe messo in crisi qualunque ristorante - ha aggiunto Acampora in un altro post - ma PizzAut non è un ristorante qualunque... perché ha clienti Speciali. Questo ci dice solo una cosa:  che l'Italia è piena di persone straordinarie...che dormono poco. Sembrava impossibile trovare 150 nuove prenotazioni nella notte...e invece da PizzAut, grazie, a voi succede anche questo".

 

 

PizzAut nasce da una scommessa di Acampora, che nel 2010 ha scoperto di avere il figlio Leo autistico. Tante le perplessità di amici e genitori, ma lui ci crede e apre a pizzeria.  Tanti personaggi noti al grande pubblico sono al tavolo di Pizzaut, a partire da Stefano Belisari, il cantante Elio delle storie Tese (il cui figlio Dante è autistico), passando dallo chef Alessandro Borghese, fino a diversi volti dello spettacolo e della politica; per arrivare fino a Roma dove il team di Pizzaut cucina prima per i parlamentari in piazza Montecitorio e poi viene invitato da papa Francesco.

“Incontrare il Santo Padre ci ha regalato un’emozione fortissima”, racconta Acampora: “si è inchinato per indossare il nostro grembiule rosso, su cui campeggia lo slogan “Vietato calpestare i sogni”, simbolo di riscatto sociale per tutte le persone autistiche”. Parlando poi con i ragazzi il Papa ha sottolineato che esiste un’economia che mette l’uomo al centro e poi ne esiste una “di scarto”, che non lo considera. Bisogna decidere da che parte stare.

 

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Al di là degli incontri e dei tantissimi riconoscimenti ricevuti in questi pochi anni, a Nico Acampora piace ricordare le soddisfazioni più grandi che riguardano l’autonomia raggiunta dai ragazzi, che si manifestano in molti modi: innanzi tutto nella socializzazione, dato che sono nate delle amicizie tra i clienti e chi serve ai tavoli, per cui questi si vedono al di fuori della pizzeria. Alcuni hanno iniziato a prendere la metropolitana da soli, un’azione quasi inimmaginabile per una persona autistica; un ragazzo si è comperato un violino e ha incominciato a studiarlo, un altro si è posto come garante per il mutuo della sorella, “quella normale”, che si deve sposare ma non ha un lavoro a tempo indeterminato. Ci sono ancora tanti piccoli grandi episodi che confermano il bellissimo percorso di inclusione ed emancipazione che sta caratterizzando la vita di queste persone, grazie al loro lavoro.

 

PizzAut è un esempio da seguire. A neppure due anni dalla sua apertura a Cassina de’Pecchi, nell’hinterlad di Milano, il 2 Aprile aprirà la seconda pizzeria gestita dai ragazzi autistici a Monza. Un miracolo come quello avvenuto sabato notte. E chissà che il miracolo non si ripeta in altre città italiane.

Emanuele Concas