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18 Febbraio 2023

Sanremo, Pro Vita denuncia Fedez e Rosa Chemical per il bacio e la mimica dell’amplesso

L’Associazione Pro Vita e l’ex ministro Giovanardi presentano un esposto in procura per atti osceni in luogo pubblico. Ma anche l’Agcm apre un’inchiesta

“Li abbiamo denunciati per atti osceni in luogo pubbico”. Così Jacopo Coghe Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus che annuncia un esposto alla Procura di Sanremo contro Fedez e Rosa Chemical, per quanto avvenuto sabato 11 febbraio 2023, durante la serata finale del Festival della Canzone. Tutto nella mattinata di giovedì 16 febbraio, a pochi giorni dalla fine di Sanremo 2023.

 

 

“Si tratta di un comportamento di una gravità inaudita – si legge nella nota di Pro Vita & Famiglia – che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale”, si legge nella nota congiunta di Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, del senatore Carlo Giovanardi, ex Ministro con delega alla Famiglia, e dell'Avvocato Valerio Cianciulli.  L’associazione dà notizia anche di una raccolta di oltre 37mila firme attraverso una petizione popolare chiamata “Basta propaganda Gender sulla Rai: intervenga il Governo”. “È inaccettabile – si legge in chiusura della petizione – che il (dis)servizio pubblico perseveri nel mandare in scena “spettacoli” volgari, diseducativi e indottrinanti!“.

 

 

Ma anche l'Agcom ha puntato i fari su Sanremo e ha posto il caso all'ordine del giorno del Consiglio di mercoledì prossimo. In quella sede saranno esaminati sia gli aspetti relativi a eventuali violazioni legate alla pubblicità occulta di profili social sulla piattaforma Instagram sia le violazioni della normativa sulla tutela dei minori per i casi che hanno coinvolto Blanco, Rosa Chemical e Fedez.

Verrà in particolare verificato il rispetto delle norme presenti nel Testo Unico dei Servizi dei media audiovisivi e radiofonici, nel Contratto di servizio Rai e nel Codice di autoregolamentazione delle televisioni. Agcom sostiene che lo spettatore dev'essere informato se in un dato momento è in corso la pubblicità. Se così non è, c'è stata un'infrazione evidente delle regole e dei diritti degli utenti.

Una pubblicità occulta a Instagram è nel mirino dell'Agcom, e «di fatto noi non abbiamo visto scritte in sovraimpressione, non è stato comunicato che una pubblicità fosse una pubblicità. Quindi se verrà fatto un esposto, verificheremo se si tratta effettivamente di pubblicità mascherata», dice Massimiliano Capitanio, commissario Agcom. «Se la Rai avesse stretto degli accordi pubblicitari paralleli, sarebbe grave, perché certificherebbe che c'era un patto commerciale di cui il telespettatore non è stato informato».

 

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L'Agcom è pronta a vedere se ad essere pubblicizzato sia stato il profilo privato di Amadeus e non quello della Rai. Ma è tutto il circo sanremese che - dopo una partenza che prometteva molto meglio - s'è rivelato una sceneggiata, di cui non essere fieri come Paese e a causa della quale milioni di telespettatori hanno dovuto sorbirsi più che altro pistolotti ideologici spacciati per modernità (ovviamente malintesa). Basti ricordare le scene a sfondo sessuale tra Fedez e il multigender Rosa Chemical e alla furia di Blanco - su cui la Procura d'Imperia ha subito aperto un'inchiesta per danneggiamenti - che spacca tutto. E a proposito di questo, l'Agcom fa notare: «Secondo le indicazioni europee, il minore va tutelato fino alle ore 23. In caso di violazione la Rai rischia una sanzione fino a 600mila euro».

Redazione sintony.it