C’è anche un Festival di Sanremo per i meno fortunati. C’è il Festival da “guardare” nella lingua dei segni, quella per i meno fortunati, quella per chi non sente. Ma può vedere. C’è anche un Festival “raccontato” per chi non vede. Dallo Studio 5 di Via Teulada si è tenuto un altro Festival in contemporanea con quello dell’Ariston con 14 performer sordi e udenti e 4 interpreti Lis, che si sono alternati per restituire al pubblico della lingua dei segni l’interpretazione di tutti i brani musicali e delle battute di conduttori e ospiti della manifestazione. Alcune di queste performances hanno fatto il giro del web, diventando virali su tutti i social.

Si tratta di filmati con protagonisti gli esperti della Lingua dei Segni che interpretano le canzoni portate sul palco dell’Ariston per le persone non udenti. I brani come vere e proprie coreografie, come molti utenti scrivono: “Nuova coreografia da ballare in disco appena mettono questa canzone”. C’è anche chi invece vorrebbe vedere l’interprete LIS proprio presente a Sanremo: “Sai che bello se fosse presente sul palco per tutte le canzoni?”. L’opinione condivisa dai più? “Bravissimo… veramente… queste sono le cose che mi piacciono”.

Il Festival è andato in onda sottotitolato dalla Rai (alla storica pagina 777 di Televideo) e audiodescritto sul canale dedicato. Questo accorgimento ha permesso di includere nell’ascolto e nella visione anche i sordi e ciechi. Ai non vedenti sono state raccontate anche le luci, le coreografie, gli abiti, le acconciature, insomma, la descrizione completa di quel che accadeva sul palco dell’Ariston.
 

In occasione della finale del 73° Festival della Canzone Italiana, il Centro di Produzione di Torino ha ospitato un evento parallelo, ''Sanremo Accessibile'',  dedicato alla sordità, per consentire alle persone sorde segnanti e persone sorde con impianto cocleare o apparecchio acustico di fruire dello spettacolo con un’unica offerta di intrattenimento. La finale è stata trasmessa in diretta di RaiPlay con i performer LIS e sottotitoli a cura di Pubblica Utilità. Insomma, un Festival davvero nazionale e alla portata di tutti.

Redazione sintony.it