
Tra i viali dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, la magia del Natale prende forma in un dialogo inedito tra folklore e natura. Anche per il 2025, il giardino universitario ospita un presepe suggestivo, incastonato in una nicchia naturale formata dai rami di un Heptapleurum venulosum, arbusto raro che cresce lungo il viale centrale.

«Una tradizione che si rinnova da decenni – spiega Gianluca Iiriti, responsabile del coordinamento tecnico dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari –. Ogni anno i tecnici giardinieri realizzano la Sacra rappresentazione, coinvolgendo anche alcuni artisti che mettono a disposizione la loro esperienza».
Tra questi figurano Gianni Saliru di Sant’Antioco, Lucio Schirru di San Sperate e la cagliaritana Maria Crespellani, che in passato hanno collaborato alla realizzazione artistica del presepe.
Le statue di Assemini, simbolo dell’artigianato locale, trovano spazio tra le fronde della pianta, creando un equilibrio armonioso tra iconografia natalizia e biodiversità. «Acquisite dall’Orto Botanico molti anni fa – racconta Iiriti – queste statue furono realizzate da Saverio Farci, figura di spicco della ceramica asseminese».

Originario delle foreste tropicali dell’India, l’Heptapleurum venulosum è una specie poco diffusa al di fuori del suo habitat naturale. Studi scientifici recenti hanno evidenziato la presenza di composti bioattivi di potenziale interesse medico, rendendo questo esemplare non solo un elemento ornamentale, ma anche oggetto di attenzione scientifica.
Il coordinatore tecnico dell’Orto Botanico sottolinea infine il valore simbolico dell’allestimento: «È affascinante pensare all’unione di culture diverse attraverso questa rappresentazione, che mette insieme piante tropicali e statue della tradizione sarda. Parliamo di specie diffuse in India, Cina e in altre parti del mondo, accanto a elementi mediterranei che crescono spontaneamente. È un invito a prenderci cura anche di ciò che proviene da altri continenti e che deve adattarsi al nostro ambiente».

Il presepe sarà visitabile fino al 12 gennaio 2026, dal martedì alla domenica, negli orari di apertura dell’Orto Botanico, offrendo a cittadini e visitatori l’opportunità di vivere il Natale in un contesto insolito ed esotico, dove tradizione e innovazione convivono.
Letizia Demontis