“Sanremo ricordi le foibe”. L’appello è rivolto ad Amadeus perché il festival di Sanremo, quest'anno si sta svolgendo tra il 7 e l'11 febbraio. E oggi, 10 febbraio perché oggi è il "Giorno del ricordo", una solennità civile istituita per ricordare la tragedia delle foibe e della popolazione giuliano-dalmata. Visto che il palco di Sanremo può essere prestato anche a celebrazioni e manifestazioni che non si legano strettamente con la musica, dal centrodestra si è alzata una legittima richiesta: "Sanremo ricordi le foibe". Al momento, però, ancora non sono state risposte concrete da parte della televisione di Stato e dell'organizzazione della kermesse canora. "Ci sono tanti temi cruciali e nessuno è meno importante di un altro. Vedremo cosa fare domani", ha dichiarato ieri Amadeus, colto alla sprovvista.
Il primo ad avanzare la proposta di un passaggio dal teatro Ariston, che in questi giorni è il cuore pulsante del Paese, è stato Tommaso Foti, ricordando che uno dei grandi protagonisti del passato è stato direttamente coinvolto nella tragedia. "Sergio Endrigo, compianto artista protagonista per anni sul palco dell'Ariston, visse di persona questa tragedia e ci ha raccontato il dramma di lasciare la propria terra nel celebre brano '1947'. Sarebbe davvero bello farlo riascoltare domani (oggi, ndr) a tutti gli italiani in prima serata, ad ottanta anni dall'inizio della pulizia etnica da parte dei partigiani di Tito", ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.
Su tema si è espresso anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: "Sono rispettosissimo dell'autonomia dell'arte e del lavoro culturale degli artisti. Ma da cittadino, prima che da ministro, credo sarebbe un gesto importante che il festival Sanremo dedicasse un momento al Giorno del Ricordo". Il ministro ha aggiunto: "Coltivare la memoria è l'unico antidoto affinché tragedie come queste non accadano mai più".
All'appello si è aggiunto quello del presidente della commissione Cultura, il deputato di FdI Federico Mollicone: "Domani a Sanremo si parli delle Foibe, nell'occasione del 10 febbraio, Giorno del ricordo. Sarebbe grave peccato d'omissione". Il viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali, oltre che deputato FdI, Maria Teresa Bellucci, ha dichiarato: "La memoria storica della nostra Nazione va coltivata e, come in questo caso, recuperata a pieno. Pertanto ritengo che - tra i tanti temi trattati in questa edizione - non possa mancare il ricordo di tragedie come quella vissuta da Norma Cossetto".
A lanciare il medesimo appello nei giorni scorsi in vista del 10 febbraio è stata l’Associazione nazionale dalmata. “Auspichiamo e ci aspettiamo un ricordo, da parte dei presentatori del Festival di Sanremo, del Giorno del ricordo delle vittime delle Foibe”, ha dichiarato all’Adnkronos la presidente Carla Isabella Elena Cace. Stesso appello da parte di Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio: “Sarebbe auspicabile, direi assolutamente doveroso da parte del Festival di Saremo, ricordare la tragedia nazionale delle Foibe”.
Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato e senatore di Forza Italia, si è unito all'appello: "Mentre assistiamo ancora una volta con rammarico alle inopportune esternazioni sul Giorno del Ricordo da parte dell'Anpi, rinnoviamo l'appello a tutte le istituzioni ad onorare questa celebrazione delle vittime delle Foibe e degli esuli istriani, fiumani a dalmati che furono costretti a lasciare la loro casa e le loro terre dai comunisti titini".
Con una nota, i senatori di Fratelli d'Italia Lavinia Mennuni, Roberto Menia e Andrea De Priamo ribadiscono: "Il festival musicale di Sanremo ormai costituisce una vetrina per il lancio di messaggi di ogni tipo. Sarebbe pertanto auspicabile quanto doveroso se nella kermesse musicale vista da milioni di italiani, molti dei quali giovani che spesso poco sanno delle foibe, fosse ricordata questa drammatica pagina della nostra storia nazionale per troppo tempo censurata".
Redazione sintony.it