Tra gli ospiti della terza serata del Festival di Sanremo c'è anche Alessandro Siani, il comico napoletano è riuscito a tenere incollato al televisore (e alla poltrona) il pubblico nonostante fosse notte fonda. Siani in particolar modo ha parlato del rapporto tra persone e tecnologia, facendoci ridere e sorridere ma anche riflettere. 

"Con il telefono vediamo i film, è bello vedere il film al cinema,ma anche a casa vedere un film è complicato. A casa c'è la persona che ami che si allontana per il bagno, è difficile scegliere la piattaforma, poi le categorie, poi i film, i film più visti, quelli che arrivano. Quando torna lei chiede: "Che hai messo? Il pigiama, prendo e vado a dormire". Io le amo le serie tv, ma non posso vedere 4 stagioni per capire chi è l'assassino.

Io dopo 200 puntate ho capito chi è l'assassino, ma non mi ricordo chi è il morto. Me la devo rivedere di nuovo". Continua poi Siani: "Noi usiamo troppo il telefono, anche quando andiamo al ristorante facciamo la foto. Invece di mangiare, la prima cosa che fai è fotografare il piatto. Una spigola mi chiese: "Mi puoi fare un'altra fotografia? Sono venuta con gli occhi chiusi". Commenta Siani tra le risate del pubblico.

Quasi alla fine del monologo ci mostra un ologramma di come saremmo nel tremila se continuassimo ad usare il telefono assiduamente, per poi mostrare una foto di Malgioglio su come saremmo nel 4000, facendo esplodere il pubblico in una fragorosa risata. 

"Vi ricordate quando è successo il caos dei social network? La gente è impazzita, un ragazzo ha chiamato la polizia dicendo: "Ho paura" e la polizia rispose:"Dove ti trovi?", il ragazzo concluse: "Nella realtà". 

@Redazione Sintony News