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6 Febbraio 2023

Terremoto in Turchia e Siria, 800 morti e migliaia di feriti

La scossa di magnitudo7,9 della scala Richter alle 4,17 ora locale, Erdogan assume il controllo della protezione civile in Turchia

Un terremoto di magnitudo 7.8 è stato registrato nel corso della notte alle 4,17 ora locale, al confine tra la Turchia e la Siria, quando da noi erano  le 2,17.

“La terra si è spostata di tre metri in pochi secondi”. Lo ha detto Carlo Dognioni, direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia spiegando, in parole semplici quello che è successo nel corso della notte in Turchia che per ora, seconde le prime stime avrebbe provocato oltre 800 morti e migliaia di feriti. Le stime purtroppo sono in continuo aggiornamento. E’ quanto emerge dai conteggi fatti finora dalle autorità dei due Paesi, oltre che dalle squadre di soccorso in Siria. Finora, infatti, si contano almeno 284 morti in Turchia, almeno 427 nelle zone della Siria controllate dal governo e oltre 120 nelle aree del Paese controllate dai ribelli. 

 

terremoto in Turchia

 

Il terremoto che ha colpito nella notte la zona fra Turchia e Siria è stato causato "dallo scontro tra la placca arabica e la placca anatolica. La scossa è avvenuta in quella che è definita una faglia trascorrente, é come se la parte dell'Anatolia si fosse spostata verso sud-ovest per uno spostamento di circa 3 metri e in alcuni punti anche di più. Le onde e le oscillazioni del suolo hanno provocato i crolli e le distruzioni", ha spiegato Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv a Rainews24. Sulla possibilità che ora si verifichino terremoti anche nella zona del Mediterraneo, Doglioni osserva che "è una sequenza in corso. L'effetto epidemico è possibile, ma considerata la distanza è difficile ci siano effetti per l'Italia, dove ci sono numerosi movimenti nel corso dell'anno".

 L’epicentro  sarebbe stato localizzato nella provincia di Gaziantep, a circa 90 chilometri dal confine con la Siria. Sono più di 50 gli edifici crollati questa notte nel porto siriano di Latakia, nel nord-ovest del paese, duramente colpito dal sisma. Lo riferisce la Protezione civile siriana di Latakia, secondo cui alle 42 persone morte finora si aggiungono 220 feriti e centinaia di dispersi sotto le macerie. Il sisma è stato poi avvertito anche in altri Paesi come Libano, Grecia, Cipro e Israele: tanta la paura.   A quella principale sono seguite altre scosse di assestamento, comunque molto forti. 

Intanto è rientrata allerta tsunami inizialmente scattata Italia, così come è ripresa la circolazione ferroviaria prima sospesa per precauzione in Sicilia, Calabria e Puglia. "Ho appena parlato con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu – comunica su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani - per esprimergli la vicinanza dell'Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione civile". Non ci sarebbero vittime itaiane.

Intanto stamani,  il presidente turco Recep Erdogan ha assunto il ruolo di coordinamento della Afad, la protezione civile turca che dirige le operazioni di soccorso nelle 10 province interessate dal terremoto. E’ stato annunciato che le scuole rimarranno chiuse nelle 10 province interessate dal sisma per almeno una settimana.  

Redazione sintony.it