Un team di scienziati ha scoperto che sulla cima dell’Everest vivono due gatti. I cosidetti gatti di Pallas, noti anche con il nome di Manul, in quanto il loro nome scientifico è Otocolobus manul. Questi gatti rari erano sempre riusciti a non farsi vedere durante le tante spedizioni alpinistiche degli ultimi anni. Ma durante un recente lavoro di ricerca sono stati individuati, al momento, due gatti, che si trovano nella zona più alta del versante himalayano. Una scoperta estremamente preziosa per studiosi e ambientalisti di tutto il pianeta, curiosa e divertente per tutti gli altri.

Il gatto di Pallas sembra, almeno a prima vista, un normale felino domestico, con però alcune, significative differenze. Le zampe sono molto corte e la pelliccia molto più folta e soffice rispetto a un quattro zampe di casa nostra. La somiglianza con un peluche particolarmente paffuto è impressionante. Nella realtà, invece, sono di dimensioni inferiori e anche più leggeri di quanto possa sembrare. La copertura così voluminosa di pelo è necessaria per isolarli da un freddo che può raggiungere, nella stagione invernale, -36 gradi con picchi di -60. Grazie alle unghie resistenti e alla grande forza delle loro zampe possono arrampicarsi su pareti e fessure rocciose anche aspre e scoscese come sono quelle dell'Everest. Nonostante l’aspetto identico ai gatti domestici, oltre a queste particolarità, rimangono animali selvatici e quindi decisamente aggressivi.

La dottoressa Tracie Seimon del Wildfile Conservation Society, ricercatrice e autrice dello studio, ha spiegato: "È una scoperta fenomenale, la prova che questa specie rara e straordinaria può vivere in cima al mondo, a temperature per l'uomo impossibili e in un habitat fortemente ostile, lo sviluppo futuro delle ricerche ci aiuteranno a determinare esattamente quanti gatti di Pallas vivono sull'Everest. Da lì capiremo come e cosa fare per proteggerli, in modo da poter continuare a vivere la loro esistenza migliore in un luogo unico".

Questa specie è considerata l’antenata degli attuali persiani. È una specie rara, di cui sulla Terra esistono solo pochi esemplari. Quelli finora conosciuti si trovano nelle steppe dell’Asia centrale. Ora la scoperta della loro presenza in Nepal, sul monte Everest, dà una nuova speranza per il futuro di questa specie. Questi felini sono a rischio di sopravvivenza perché presi di mira dai bracconieri per via della loro folta pelliccia.

La scoperta è stata diffusa dalla rivista CatNews, che si occupa dello studio dei felini selvatici.

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