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30 Gennaio 2023

La Via Appia candidata ad entrare nel patrimonio dei beni dell’Unesco

Il giusto riconoscimento alla “Regina viarum” dei romani, che con la rete stradale unirono Roma al mondo e all’impero

“Tutte le strade portano a Roma”. Chi è che non  ha mai sentito questa celeberrima frase? Tutti noi certamente. Ma perché? Perché troviamo i cartelli stradali con l’indicazione per Roma a Milano, o a Torino o anche a Parigi e Berlino? O perché è la capitale d’Italia? No di certo. La motivazione è un’altra, ovvero la lunghissima rete stradale che fece grande l’impero Romano. L’Appia, la Salaria, l’Aurelia, la Casilina, la Prenestina, la Tiburtina, le strade consolari,  collegarono Roma all’impero e l’impero a Roma, e ancor oggi i loro tracciati sono fondamentali per i collegamenti terrestri. E meritano il giusto riconoscimento.

 

Appia Antica patrimonio mondiale dell'Unesco: presentata la candidatura

 

La Via Appia è candidata (già dal precedente governo) ad entrare nell'elenco del patrimonio mondiale dell'Unesco. Si tratta della più importante delle grandi strade consolari costruite dalla Roma antica, per questo è  conosciuta anche come "regina viarum". Fu costruita verso la fine del IV secolo aC, nel 312, per assicurare una comunicazione rapida e diretta tra Roma e Capua. Secondo lo storico romano Livio, fu realizzata dal censore Appius Claudius Caecus da cui prese il nome.

 

La via Appia corre per i primi 90 km da Roma a Terracina ed era fiancheggiata, per gli ultimi 28 km, da un canale che raccoglieva le acque delle opere di bonifica; i viaggiatori potevano quindi passare alle barche invece di viaggiare su carri oa cavallo. Dopo Terracina la strada deviava verso Fondi, attraverso le imponenti gole di Itri e poi giù verso Formia, Minturno e Sinuessa (oggi Mondragone); da lì ancora dritto verso Casilinum (l'odierna Capua), sul fiume Volturno e poi verso l'antica Capua (oggi S. Maria Capua Vetere). Il terminal era la punta costiera della penisola italiana protesa nel Mare Adriatico.

La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei.

Redazione sintony.it