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20 Gennaio 2023

Alec Baldwin incriminato per omicidio colposo per la sparatoria sul set di «Rust».

L’attore Alec Baldwin rischia tra 18 mesi e cinque anni di carcere per omicidio colposo involontario

Alec Baldwin, protagonista della tragica sparatoria sul set del western “Rust”, costata la vita a Halyna Hutchin, direttrice della cinematografia, è stato incriminato dalla procura del New Mexico.

La decisione di portare l'attore in giudizio per "omicidio colposo involontario" arriva 15 mesi dopo il tragico incidente dell'ottobre 2021 quando un colpo partì da una pistola armata con proiettili "vivi", impugnata da Baldwin durante le riprese. Una pallottola colpì il regista Joel Souza a una spalla per poi rimbalzare uccidendo Halyna Hutchin. Se riconosciuto colpevole l'attore rischia tra 18 mesi e cinque anni di carcere.  

Il procuratore distrettuale dell'area di Santa Fe, Mary Carmack-Altwies, ha incriminato per omicidio colposo non volontario anche l'addetta alla manutenzione delle armi sul set, Hannah Gutierrez Reed, mentre l'assistente regista, David Halls, si è dichiarato colpevole di uso negligente di un'arma letale. Andrea Reeb, procuratrice speciale incaricata dalla Carmack-Altwies di istruire il caso ha detto: "Le prove mostrano una palese mancanza di rispetto delle norme di sicurezza sul set di Rust. In New Mexico non c’è posto per set cinematografici che prendano sul serio i nostri impegni per la sicurezza del pubblico soprattutto quando ci sono armi in gioco".

 

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Baldwin sin dall’inizio si è sempre dichiarato innocente: "Non punterei mai una pistola contro qualcuno per poi premere sul grilletto", aveva detto nel dicembre 2021 alla Abc. L'attore ha sempre sostenuto che gli era stato detto che la pistola era "fredda", che non era cioè armata con proiettili "vivi" e che il colpo era partito senza che lui avesse premuto sul grilletto.

Alec Baldwin in lacrime in tv: "Non ho premuto il grilletto"

Dopo l’accusa per omicidio: "Siamo di fronte a una terribile ingiustizia", ha reagito l'attore Baldwin, ribadendo, attraverso l'avvocato Luke Nikas, di non avere alcuna ragione per presumere che in quella pistola ci fossero proiettili "vivi".

 

@Redazione Sintony News