Con l'approvazione del nuovo Decreto Aiuta Quater, il Governo Meloni ha rivisto il famoso Superbonus 110%, decidendo di ridurne l'efficacia. Fa discutere la rimodulazione pensata dal Consiglio dei Ministri che, salvo ulteriori modifiche in corso d'opera, da gennaio 2023 prevede la riduzione dal 110% al 90% della percentuale di rimborso sulle spese.
Tale misura varrà per condomini così come per privati, il che significa che, anche in caso di cessione del credito o di sconto in fattura, il 10% della spesa rimane a carico di chi intraprende i lavori di ristrutturazione. Se per i condomini è prevista la diminuzione del 20% sull’aliquota, per chi vive in case singole la situazione è più complicata, perché potranno usufruire della misura soltanto i proprietari dell’immobile su cui vanno effettuati i lavori, a due condizioni: deve trattarsi di prima abitazione e i proprietari non devono superare la soglia di reddito di 15 mila euro annui, determinato sulla base del quoziente familiare.
In molti hanno criticato le modifiche apportate a quello che è considerato come il principale fra i bonus pensati dal Governo. Critiche piovute dall'opposizione e soprattutto dal Movimento Cinque Stelle. Ma anche all'interno della maggioranza c'è qualcuno che ritiene che qualcosa potrebbe essere modificato. Il Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, per esempio, ha parlato di "limiti di reddito bassi" in riferimento alla soglia dei 15 mila euro.
C'è inoltre chi ritiene che la nuova disciplina del Superbonus potrebbe causare un ridimensionamento dei lavori di ristrutturazione e danneggiare chi ha redditi medio-bassi. Oltre a generare un nuovo aumento artificioso dei prezzi. Senza dimenticare che chi usufruisce del bonus dovrà comunque anticipare le spese e attendere successivamente il rimborso.
In base al nuovo decreto, restano comunque delle eccezioni che permettono ancora di avvalersi del 110% per chi ha già iniziato i lavori o presenterà la documentazione necessaria per gli interventi di demolizione e ricostruzione entro il 25 novembre; per coloro che hanno effettuato lavori per almeno il 30% del totale alla data del 30 settembre 2022 nel caso di villette e soluzioni abitative autonome; infine per le strutture appartenenti a ONLUS e per gli interventi antisismici.
@Francesco Cucinotta