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2 Novembre 2022

El Dia de los Muertos: il varco tra i vivi e i morti

El Dia de los Muertos: dal 28 ottobre al 2 novembre si celebra la festa per richiamare alla vita i defunti

In Messico, dal 28 ottobre al 2 novembre, si festeggia el Dia de los Muertos. A primo impatto, questa festività finalizzata alla celebrazione degli spiriti dei defunti, potrebbe far pensare a dei riti “tristi”: in realtà è un’occasione ricca di gioia e allegria, caratterizzata da danze, fiori, colori, costumi e prelibatezze locali.

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Onorare la morte significa rendere omaggio anche alla vita: quest’ultima comprende la sofferenza e la perdita. In queste giornate, si mangia, si beve e si raccontano storie con il fine di rendere viva la memoria dei propri cari.  In questo modo si elimina la barriera che divide la morte e la vita e si crea come un ponte tra i due mondi. Una perfetta metafora, espressa perfettamente nel film d’animazione “Coco” della Disney.

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Ma quali sono le origini di questa festa?

El Dia de los Muertos, anche conosciuta come la festa delle anime celebrata in Messico, ha una storia molto antica e di particolare interesse.

Pare, secondo alcune indiscrezioni, che la sua origine risalga ad un periodo antecedente rispetto alla celebrazione dei defunti da parte della religione cristiana. Più specificatamente si ritiene che abbia avuto un’influenza pre-ispanica esercitata dagli Aztechi e dai Maya. Inoltre, questi popoli erano convinti che gli spiriti potessero imboccare strade diverse in base alla causa della loro morte, e non per il loro comportamento in vita.

Per lo stesso fine, vengono intagliati dei cartoncini di carta, disposti su dei fili tra i vicoli oppure direttamente posizionati sulle tavole come decorazione.

Inoltre, un ulteriore e fondamentale elemento che compare di frequente durante la celebrazione è il teschio, o calavera, insieme allo scheletro, o calaca. Il vero e proprio simbolo della festa: si può trovare ovunque, a partire dai costumi e il trucco, ispirati a Catrina Calavera, alle immagini fino al cibo.

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Tutte queste credenze si mescolarono con le tradizioni dei colonizzatori spagnoli del XVI secolo, dando in questo modo origine al Dia de los Muertos.

L’elemento principale dei festeggiamenti è l’altare, o altar de muertos detto anche Ofrenda, dove vengono sistemate le fotografie dei defunti, candeleofferte e i tradizionali Chempasùchil, fiori messicani dalle sfumature gialle e arancioni, i cui petali vengono sparsi un po’ ovunque, sia per le strade che per i cimiteri, per guidare le anime verso la via di casa.

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Per l’occasione, le persone preparano innumerevoli teschi di zucchero, in accompagnamento ai tamales e al pane dei morti, o pan de muertos. Il tutto viene cucinato in abbondanza tale da permettere anche alle anime di goderne.

Pan de Muerto (Mexican Day of the Dead Bread) • Curious Cuisiniere

@Redazione Sintony News